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🌲 Spiritualità

Vita spirituale e fisica

[Tradotto dall'originale : "Leben im Geistigen und Physischen"]

 

Cerchio nero al centro con un alberello stilizzato bianco inscritto, i bordi esterni sono neri

Vita, simbolo degli Insegnamenti Spirituali (Geisteslehre)

Il genere umano terrestre è entrato in una fase in cui è testimone di una potentissima trasformazione cosmica. Questa è un’era e un’epoca nuova che si delineano in modo sempre più chiaro e nitido davanti agli occhi aperti degli esseri umani più evoluti nella loro consapevolezza. Ciononostante, gran parte di questa umanità si trova sul fondo di un abisso di ignoranza molto profondo e con la propria consapevolezza resa schiava.E’ per questo che è diventata una necessità impellente andare radicalmente a fondo, fino alle cause di questa sua caduta, e ciò deve essere fatto dando un messaggio e un insegnamento chiaro, corretto e rivelatore. Contemporaneamente però, è anche diventato necessario indicare nuove vie verso un futuro caratterizzato dalla comprensione e dall’armonizzazione della consapevolezza. Possa quindi l’essere umano della Terra aprire i suoi occhi e le sue orecchie per distogliere i propri pensieri asserviti da false dottrine e liberarsi da tutte le antichissime non-verità e da tutti i mali, comprendendo finalmente tutto quanto in modo veritiero. Egli, l’essere umano della Terra, possa perciò aprire ora la sua mente alla consapevolezza per riconoscere la verità. Possa egli innalzare lo sguardo verso le immensità dello spazio infinito dell’universo dove, in assenza del tempo e in maestosa e silenziosa grandiosità, regnano le stelle.

Possa egli innalzare lo sguardo a queste stelle che, secondo l’ordine della Creazione, seguono da millenni e da milioni di anni le loro traiettorie in armonia con le leggi della Creazione eternamente valide in adempimento ed ottemperanza delle indicazioni. Come sulla Terra stessa, anche su tutte queste stelle regnano le leggi e le indicazioni della Creazione che sono parte della logica e dell’amore della Creazione stessa. E’ questo un eterno operare e divenire, un ESISTERE senza tempo e un trascorrere e nascere senza fine. Possa inoltre l’essere umano terrestre posare lo sguardo sulla sua Terra perché anche lì, da sempre, si manifestano secondo ordine ferreo le stesse leggi e le stesse indicazioni della Creazione.

L’essere umano della Terra, assieme a tutte le molteplici forme di vita che su di essa vivono, quale minuscola ma importante componente nella catena dell’intera Creazione, sono subordinati a tali leggi e indicazioni. Là, dove la natura esiste secondo le proprie leggi e le proprie indicazioni, stabilite dalla Creazione, non toccata dalla mano dell’uomo e rimasta quindi vergine, là vi regnano assoluta e totale bellezza, forza, dignità e armoniosa grandezza senza alcun tipo di gerarchia. Ma ovunque appaiano tracce di interventi voluti dagli esseri umani, con l’intenzione di creare ordine e introdurre delle correzioni illogiche, là svanisce tutta la bellezza, la forza, la dignità, l’ordine e la grandezza.

L’armonia viene distrutta, stravolta e resa addirittura impossibile. In questo modo la natura si rende testimone del tutto involontariamente dell’irragionevolezza e dell’incomprensione dell’essere umano della Terra, che ama tanto definirsi l’apice della Creazione. In quanto sedicente apice della Creazione, egli vive in questa sua follia e non è consapevole di essersi messo in testa una corona di cui non è degno, una corona troppo grande per lui che non è in grado di portare e che minaccia di stritolarlo sotto il suo peso. In verità, l’uomo della Terra si è sviluppato e si è spinto “avanti magnificamente” fino ai giorni nostri, alle soglie dell’imminente anno 2000, portandosi sull’orlo di un profondo precipizio e davanti alle fauci della bestia feroce della follia, sospinto da false dottrine e da culti malvagiamente degenerati che hanno provocato odio, avidità, vizi, miseria, brama e spargimento di sangue.

Egli, l’essere umano della Terra, sedicente apice della Creazione, che domina e vuole dominare il mondo e il cosmo e che ha conquistato l’aria, l’acqua e il fuoco, ha da tempo immemorabile disimparato ad essere un vero ed autentico essere umano e a pensare, agire e vivere secondo le norme puramente spirituali. Per questo motivo egli ha anche fondamentalmente disimparato a vivere in modo autonomo da essere umano valoroso nella comunità umana. Ha disimparato a vivere da essere umano valoroso tra gli esseri umani.

Tutti le sue azioni sono rivolte a cose e ad interessi puramente materiali e materialistici, disprezzando con malignità tutto ciò che riguarda le questioni spirituali, il progresso, l’amore, la libertà, il sapere, la logica e la saggezza. Da tempo immemorabile l’essere umano della Terra ha voluto una cosa sola: giungere al potere, al potere ad ogni costo. E una volta ottenutolo, l’uomo della Terra lo ha usato esclusivamente per assoggettare e asservire. Combattere è stato da sempre il suo grido di guerra e la manifestazione dell’inferno la sua vittoria.

Per colpa di false dottrine malvagie, che si manifestano quasi sempre sotto forma di culti religiosi che rendono schiava la consapevolezza, egli ha generato coercizione ed ipocrisia, parlando di onore e di libertà, ma intendendo in verità con ciò soltanto schiavitù dell consapevolezza, vantaggio e sfruttamento sotto ogni profilo e assoluta dipendenza. Da tanto tempo l’essere umano della Terra ha disimparato a mettere in mostra il suo vero volto perché con il diffondersi delle false dottrine e dei culti religiosi egli lo ha perso e sepolto dentro di sé.

Egli mostra così solamente una maschera sgargiante che ha un effetto insulso, monotono, stoicamente indifferente e egoista. Molti esseri umani della Terra sono diventati come bestie o robot affetti da disturbi della consapevolezza a causa di false dottrine e di culti religiosi. Poveri nella loro consapevolezza circa la saggezza ed estranei ad essa, passano le loro giornate, i loro mesi e gli anni terreni, lontani dalla verità, senza avere la più pallida idea dell’autentica verità, pensando e aspirando con cattiveria e disonestà, solo al potere, all’avidità, al materialismo e all’odio contro i propri simili e contro sé stessi per poi, un giorno, quando il tempo della loro vita sarà scaduto, morire nell’odio pieni di paura e in totale disarmonia.

Tutte le cose del mondo sono state organizzate e articolate dall’uomo attraverso la sua ragione e il suo intelletto, sottomettendo così a sé stesso tutto quanto; tutte le sue ambizioni e i suoi progetti sono valsi solo a questa sottomissione. L’apparenza ha avuto per lui molto più valore della verità dell’ESSERE. L’eterna verità dello spirito e della Creazione è andata persa in lui nei suoi elementi basilari e presto egli ha iniziato ad aggrapparsi agli insegnamenti irreali delle religioni di culto. Nella sua autoillusione ha sentito le sue false dottrine schiavizzanti più vicine e più importanti di tutte le leggi e le indicazioni della Creazione in tutta la loro verità e saggezza.

Basandosi su una sua concezione di vita cultistico-religiosa estremamente misera e confusa, egli ha creduto che, violando le vere leggi e le indicazioni della Creazione e instaurando leggi e norme sue, egli potesse migliorare l’umanità in accordo con le religioni di culto irreali, o condurre l’umanità verso un futuro migliore e una migliore possibilità di vita. Siccome la conoscenza sull’esistenza della Creazione nell’essere umano è andata perduta, egli volle costringere gli esseri umani alla vita con mezzi materiali e false dottrine religiose. Per questi motivi ha incantato le masse dell’umanità terrestre con false promesse e anche falsi ideali ed idoli legati a false dottrine di culti religiosi.

Ben presto gli esseri umani terrestri furono condotti alla schiavitù, alla repressione della loro consapevolezza, allo sfruttamento, all’odio, all’avidità e al vizio sino ad un livello spaventoso. Dove ancora era rimasto un briciolo di fiducia, l’uomo l’ha trasformata subito e senza esitazione in sfiducia malevola e in odio mortale. Sempre più l’essere umano della Terra si è allontanato dalla vera vita e dalla spiritualità provenienti dalla Creazione, a cui è destinato. Ha perso così l’antichissima conoscenza della saggezza e della verità, cioè del fatto che l’essere umano è la misura di tutte le cose creazionali, nel creare dentro di sé il proprio perfezionamento nella Creazione.

Ma ormai il mutamento dei tempi e il corso di una nuova era cosmica esige urgentemente e necessariamente che l’essere umano della Terra inverta il suo modo di pensare e di percepire e si avvicini di nuovo alla verità dello spirito e della Creazione, che sono i veri ed intrinseci valori della vita spirituale e quelli inerenti la consapevolezza. Finora solo una minuscola parte dell’umanità terrestre ha saputo o ha supposto che le forme di vita umane popolassero non solo l’area terrestre ma anche tutti gli spazi infiniti di questo universo.

E allo stesso modo solo una minuscola parte di tutti gli esseri umani è a conoscenza che il proprio spirito e la propria consapevolezza entrano nelle sfere della Creazione e che non possono essere percepite con i sensi materiali. La Creazione stessa è il vero luogo natio di ogni forma spirituale e come conseguenza anche di ogni essere umano, nel cui corpo fisico vive un frammento della stessa. E’ veramente nell’interesse di ogni singolo essere umano portare avanti e conseguire un ampliamento e approfondimento dello spirito e della consapevolezza e rivedere la propria concezione di vita finora vissuta. Una concezione di vita che è scorsa su binari puramente materialistici e su credenze irreali e che in tal modo ha condannato alla dannazione la verità dello spirito.

Tornare indietro non sarà facile, poiché la strada è ostruita da rami e da spine. Nelle verità più decisive spesso si devono percorrere sentieri esattamente opposti, perché l’essere umano deve imparare che grazie all’esistenza del suo spirito creazionale, egli possiede per sempre una parte immortale che è appunto lo stesso. E’ uno spirito che lavora in connessione con la Creazione e che non ha un ruolo servile, come spiegano i culti religiosi. Ogni essere umano deve fornire a sé stesso la prova che il proprio spirito opera in funzione della Creazione e deve trovare dentro di sé il proprio perfezionamento, per assicurare la perfezione alla Creazione stessa.

Ma in ogni essere umano che giunge a questa conoscenza nasce inevitabilmente il dovere di porre in secondo piano la propria vita materiale e orientare la propria esistenza spirituale verso i grandi orizzonti della Creazione che, attraverso i suoi mutamenti inarrestabili, racchiude in sé l’infinita durata. Un essere umano vero non conosce pregiudizi perché un’opinione preconfezionata ostacola il cercare e il trovare e anche la stessa onestà. L’essere umano vero sa con certezza che tutta la verità e tutta la saggezza sono racchiuse nel flusso atemporale dall’infinita durata, per cui qualsiasi opinione preconfezionata non ha motivo di esistere.

Solo i fatti della verità possono essere fatti veri e solo i fatti della verità possono essere fatti di saggezza, nient’altro può essere classificato come tale. Questa è la legge del grande corso di tutti gli avvenimenti, perché ogni esistenza deve completarsi chiudendo il cerchio. La legge di causa ed effetto ha validità in tutti i campi se essa è predisposta secondo le leggi e le indicazioni. Un’opinione preconcetta contiene tutta l’illogicità del dubbio e della non-verità. Se un essere umano incomincia a farsi sua questa informazione trasmessagli, è in grado di fare chiarezza su una grave debolezza umana, vale a dire, se ha saputo superare lo stadio del dubbio e della critica preconcetta, o se è ancora assillato da pregiudizi.

Ma se è ancora prigioniero delle sue opinioni, è meglio per lui che metta da parte questo messaggio e lo lasci a coloro che sapranno cercare la verità liberi da ogni pregiudizio. Dappertutto nell’universo si manifestano forme di vita multiformi e tutte si basano su una precisa legge stabilita. E’ questa la grande ed invisibile opera della Creazione che, come un insolubile enigma, è la causa dell’infinita durata e dell’infinito mutamento. Tutto quanto respira nell’universo è legato, attraverso questa legge insolubile e misteriosa, allo spazio e al tempo; fanno eccezione le forme spirituali che esistono grazie a questa stessa legge ma che non sono legate né al limite dello spazio, né a quello del tempo.

La forma spirituale è però una forma creativa proveniente dalla Creazione e di conseguenza la legge della transitorietà non la limita nel suo ESSERE. Anche tutto ciò che vive sulla Terra è legato al tempo e allo spazio ed è soggetto anche alla legge dell’esistenza spazio-temporale. Questo è un vincolo delle condizioni materiali spazio-temporali che, in quanto tali, rappresentano una regolarità di ordine ferreo: il mutamento in forma materiale dello spazio e del tempo e il nascere e morire della materia grezza.

La conoscenza di tutti i fatti già avvenuti riguardo l’umanità terrestre insegna che in un passato molto remoto, quando gli esseri umani della Terra vivevano ancora in armonia ed osservanza delle leggi e delle indicazioni della Creazione, i loro comportamenti e le loro forme spirituali erano in perfetto accordo con le leggi naturali stabilite, perciò gioia, sapienza, saggezza, pace, libertà, logica e amore, così come anche tranquillità e contentezza, erano parte dell’ordine ferreo. Con l’allontanarsi dalla verità sulla Creazione con le sue leggi e le sue indicazioni a causa delle false dottrine delle religioni degenerate, sono nate e cresciute cose malvagie quali ad esempio l’odio, la discordia, la schiavitù, lo spargimento di sangue, l’invidia, la cupidigia, l’egoismo, la disputa e tante altre manifestazioni prive di dignità umana.

A tale proposito si tratta ora di far emergere e di analizzare queste forze distruttive negative e degenerate che sono radicate all’interno dell’essere umano, per rivelargli in seguito la via della verità, della libertà e della saggezza che dovrebbe allontanarlo dalla devastazione della sua consapevolezza. Questa via può essere indicata però solamente se si comprende contemporaneamente il senso originario della vita e soprattutto il vero significato per cui l’essere umano in fondo vive in questo modo. Moltissime personalità eminenti sono transitate sulla Terra nel corso dei millenni passati e si sono sforzate di dare una risposta a questa grande domanda sul come, sul dove e sul perché.

I loro sforzi si sono rivelati però inutili e il loro patrimonio di pensiero, tramandato fino ai nostri tempi, viene ancora oggi, esattamente come allora, calpestato e reso sterile. Molti di questi insegnamenti e ammonimenti vennero, intenzionalmente o meno, falsificati, trasformati in dogmi religiosi irreali e resi in tal modo irriconoscibili. Intramontabili verità furono così discreditate e falsificate, solo perché all’essere umano risultava molto scomodo osservarle, motivo per cui egli ha dovuto accettarne le cattive conseguenze fino ai nostri tempi. Ma coloro che portarono, annunciarono e sostennero la verità, i veri profeti dunque, vennero calpestati, condannati e maledetti, privati della loro vita e coperti di vergogna.

Non sono ancora finiti i tempi di simili avvenimenti sulla Terra. Molti saggi dell’era moderna e persone che annunciano la verità saranno costretti a subire e a sopportare ancora fatti del genere, poiché la massa, fuorviata dai culti religiosi vorrà diffondere malvagiamente tra gli uomini della Terra la follia della loro fede. Ma il mutamento dei tempi e la nuova era cosmica, con tutte le sue verità irrompenti, verrà loro in aiuto nella battaglia e li porterà alla vittoria. L’attuale specie umana della Terra vive di godimenti e piaceri materiali in modo esagerato e malvagio.

La sua concezione di una vita spensierata si fonda solamente su un mondo materiale dove giocano esclusivamente un ruolo determinante i bei vestiti, una casa elegante, cibi e bevande prelibate, successi e profitti finanziari e il poter soddisfare voglie e vizi. L’essere umano con il suo modo di pensare folle e la sua falsa consapevolezza considera tutto questo come un’“esistenza terrena soddisfacente”, naturalmente in mancanza della conoscenza della verità. L’ambizione umana e terrena della grande massa dell’umanità prosegue senza eccezioni, alla massima velocità e senza sforzi, spesso per ottenere immense ricchezze materiali e per riuscire ad esercitare il potere sugli altri.

La ricchezza materiale e la posizione sociale e professionale definiscono in questo mondo il valore di un essere umano, mentre i valori del suo spirito e della sua consapevolezza, che in verità sono gli unici valori, vengono totalmente disprezzati, derisi, calpestati e considerati stupidi. Oggigiorno la reputazione di una persona viene valutata solamente in base al valore del suo patrimonio finanziario, al suo rango e titolo. Una vecchiaia serena e senza problemi significa per queste persone la realizzazione delle loro ultime aspirazioni e costoro sono pure orgogliosi del loro alto livello culturale raggiunto.

L’orgoglio dell’umanità terrestre del proprio alto livello culturale raggiunto si riduce a dei valori assai minimi di conquiste materiali, da cui però sono esclusi tutti i valori di tipo culturale se si considera l’evoluzione della consapevolezza. L'essere umano si è allontanato dal suo percorso di vita, per cui non vede e non riconosce più tutta una serie di cose fondamentali. L’egoismo estremo è la molla più forte che genera tutti i pensieri, le azioni e le opere, ma questa specie umana é troppo vigliacca per diventare consapevole di questa realtà e di ammetterla, anche solo segretamente, a sé stessa. All’essere umano della Terra manca il coraggio di affrontare la verità e vivacchia quindi nel degrado, nell’ipocrisia e in un’alienazione mentale e, a causa di questo, non c’è più alcuna comprensione tra gli uomini.

Ogni essere umano vive solo e rinchiuso in sé stesso, ingannandosi, maledicendosi e concedendo al prossimo solo l’aria per respirare. Parecchi tentativi sono stati fatti per portare la verità e la saggezza all’essere umano della Terra, per offrirgli in questo modo una vita fondata sulla conoscenza della Creazione e per indicargli la via verso la Creazione stessa con le sue leggi e le sue indicazioni. Tutti i tentativi però sono risultati vani e immancabilmente le navi della verità si sono arenate sprofondando negli abissi senza fondo dell’incomprensione umana. Gli uomini in cerca della verità non hanno mai affrontato il male alla radice, di conseguenza non sono neanche mai riusciti ad arrivare alla conoscenza.

Non sono riusciti ad affrontare il male alla radice perché diventati fautori di un’interpretazione della vita superficiale e sbagliata, sono venuti meno al loro vero compito in quanto hanno sostituito le vitali fonti dell’ESSERE infinito con dogmi religiosi errati, portandoli alla follia. Ciò che è senza tempo è eterno e nell’eternità senza tempo risiedono la verità e la saggezza della forza e dell’onnipotenza della Creazione. Più l’essere umano si avvicina a questa verità e si impegna a raggiungerla, più facile gli risulterà rispettare le leggi e le indicazioni della Creazione.

Laddove l’essere umano accetta la verità della Creazione e rispetta le sue leggi e le sue indicazioni, lì l’ordine della durata infinita irradia e illumina la sua vita. Tranquillità, pace e amore diventano compagni di vita attraverso lo spazio e il tempo e sono testimoni della perfezione e dell’armonia della Creazione.

 

Valori interiori

In verità la vita è una lotta, un continuo e costante confronto con il proprio sé. Gli attuali avvenimenti devianti cercano in continuazione di inserirsi, celandosi e mettendosi in primo piano. Tuttavia la vera causa dell’esistenza continua a irrompere inarrestabilmente e sebbene sia soverchiata, nascosta, deviata, sovraccaricata e seppellita, è sempre presente e pronta ad irrompere nella confusione caotica e talvolta, anche se in modo appena accennato, mostra il suo sorriso che sovrasta ogni cosa: è un sorriso invulnerabile e superiore che dall’alto osserva come l’essere umano si umilia e riduce sé stesso in polvere.

Il sé dell’essere umano è la perla più preziosa, il tesoro più grande, quello nascosto, che l’uomo porta nel suo più intimo e profondo sé come una pietra filosofale. E’ argento e oro, ma allo stesso tempo non è né l’uno né l’altro; esso parla direttamente all’essere umano che quasi mai lo ascolta. E’ la luce eterna, la luce del tempo eterno che illumina nel buio e nell’oscurità e che circonda l’essere umano. Questa vuole che l’essere umano diventi re, ma egli la sopprime. Tutti gli uomini la desiderano e la cercano disperatamente al di fuori di loro stessi.

Essa invece è vicinissima – in ogni singolo essere umano. Il legame con essa rende l’uomo dapprima capace di generare e poi, insieme ad essa, lo rende capace di creare qualsiasi cosa. Tuttavia sempre solo alcuni singoli individui si sono legati ad essa di volta in volta nei millenni passati, ottenendo in questo modo grandi conoscenze per tutti, conoscenze che furono motivo di ulteriori sviluppi. Gli impulsi e le spinte propulsive hanno formato il mondo terrestre e l’ambiente, sviluppando e creando in tal modo condizioni esterne sempre migliori, mentre quelle interne si sono impoverite e furono eliminate.

Nell’attuale era moderna, a poco a poco, sarà necessario, volenti o nolenti, invertire la rotta per ritornare ai valori interiori e ai tesori intramontabili che l’essere umano ha cercato molto a lungo al di fuori di sé stesso. L’essere umano ha perso così la giusta misura e ora deve imparare a ritrovarla per poter bilanciare gli estremismi e arrivare finalmente all’essenziale, che è la ragione per la quale vive qui su questa Terra. Che tutti coloro che hanno la capacità di vedere molto lontano siano riconosciuti e rispettati da quelli che ancora arrancano nel cammino evolutivo.

E’ quasi infinito il numero di coloro che sbagliano e continuano a sbagliare. Ci si chiede quanti errori e quanta confusione siano ancora necessari affinché anche l’ultimo degli esseri umani della Terra capisca finalmente dove veramente dovrebbe condurre il cammino e a dove esso veramente porta. In effetti è proprio vero, la vita è una lotta, anche nella gioia e nell’amore. Solo qualche volta ci è concesso dimenticare e lasciarci trascinare in balia dell’attualità, affascinati dal continuo divenire e perire e dall’andirivieni di tutti i movimenti necessari che sono in trasformazione e che non escludono neanche l’essere umano.

L’unica speranza è l’inevitabile, supremo e gioioso traguardo, quello di passare nella “classe” superiore, dove le lezioni e le prove pratiche continuano. Perciò ti sia detto, essere umano della Terra che stai leggendo queste parole, fai ora e proprio qui in questo istante il tuo dovere e predisponiti a tutto ciò che ti attenderà. Una dote artistica concede a te, essere umano della Terra, di gettare uno sguardo fugace alla bellezza dello spirito le cui percezioni interiori puoi afferrare ogni tanto e in certi momenti. Per questo però la leggerezza è una condizione indispensabile, quel modo di essere leggiadri, disinvolti e rilassati.

 

Una parola importante

In ogni singolo essere umano della Terra arde incessantemente il desiderio di certezza e, in particolare, di certezza sul suo essere e sulla sua permanenza molto oltre il suo passaggio terreno, che l’uomo chiama morte. Questa certezza può diventare realtà per ogni singolo individuo se egli supera il proprio ego, perché in verità è solo la nebbia del proprio ego che impedisce la vista sul regno della vera vita, della spiritualità, al di là del mutamento del nascere e del morire.

Questo perché l’ego, l’io, attribuisce troppa importanza al proprio benessere nel momento in cui questo si trasforma, in quasi tutti i soggetti, in egoismo. In questo modo dubbi e incertezze gravano su ogni singolo individuo, ma anche sull’intera l’umanità terrestre, come nuvole pesanti che scaricano su di essi tuoni e fulmini imprevedibili, scatenati dall’egoismo e dal materialismo e da tante altre cose umanamente indegne di cui l’essere umano è diventato succube e da cui è tenuto prigioniero.

Lottare contro tutto questo dovrebbe essere uno dei doveri primari degli esseri umani, perché solo quando attraverso il riconoscimento della verità, il sole dell’amore che incarna una manifestazione dello spirito della vita, si alzerà sull’orizzonte della psiche umana, allontanando così tutte le nuvole oscure; solo allora l’essere umano sarà in grado di comprendere effettivamente quanto egli sia vicino alla certezza e quanto fossero infondate le sue paure e le sue preoccupazioni.

Purtroppo ancora oggi per moltissimi esseri umani soltanto la morte del corpo fisico significa l'inizio della vita autentica e con ciò il lento riaccendersi del Sohar interiore. Però alla prossima reincarnazione può accadere che, per ignoranza nella vita precedente, si verifichino ancora le stesse cose, nel caso in cui nella vita precedente non si sia saputo lottare e lavorare con fatica per un miglioramento. Solo attraverso una vera rinascita interiore si pone fine, nell’arco di una esistenza terrena, all’oscurità totale o parziale, qualora l’essere umano si accorga della luce delle sue facoltà percettive interiori e non interpreti più l’attività dello spirito della vita come un cupo destino che in verità egli stesso si crea deformandolo.

Ma quando finalmente nell’essere umano risplenderà il Sohar, allora egli conoscerà l’invisibile e riconoscerà la potenza dello spirito e la sua forza illimitata come una cosa veramente attiva, mentre quella attivata e visibile è già scomparsa come una figura indistinta, rimanendo però nella memoria come vivido e indelebile ricordo, in modo che possa continuare ad esercitare il suo effetto ed essere utile ai fini dell’evoluzione. Tanti esseri umani della Terra si trovano ancora in uno stato in cui dietro l’amore e tutto quell’amorevole “volere essere una cosa sola” è in agguato una paura folle e di tutto: paura della fine dell’amore, paura della morte di una persona cara, paura della separazione e della ricongiunzione e, soprattutto, paura del passaggio dall’aldiquà all’aldilà.

A queste paure si associa anche quella del dolore, originata da informazioni e insegnamenti errati, per cui ogni vita sarebbe sempre destinata a morire e vivrebbe sempre grazie ad altre vite che annienterebbe e che a sua volta dovrebbe annientare per esistere essa stessa. Un pensiero veramente terrificante che però è soltanto di natura umana - terrestre, sorto per non aver compreso la vera verità. Il fatto che ogni vita esiste grazie ad un’altra vita, è vero solo fino a un certo punto: la vita non sopprime mai un’altra vita per poter sopravvivere ed esistere essa stessa.

Una vita è subordinata all’altra e una aiuta l’altra, finché a tempo debito sarà di nuovo destinata a scomparire, nel momento in cui il suo tempo e il suo compito saranno terminati. La vita non è un continuo sacrificarsi ed essere sacrificati, come presume erroneamente l’essere umano della Terra e come viene confermato anche dalle rispettive false dottrine. In verità è piuttosto solo un divenire e scomparire secondo il continuo avanzamento dell’evoluzione e secondo le pure regole, le indicazioni e le leggi della Creazione, a cui la Creazione stessa deve sottostare da ogni punto di vista.

Si tratta perciò solo di una rinascita e di un rinnovamento attraverso infiniti tempi nella ruota delle morti e delle nascite. Così la scomparsa e la morte si ergono fino ad arrivare al cuore della vita e, allo stesso modo, la vita scende fino ad arrivare al cuore della morte, cosicché i due regni si completano e diventano uno solo e contemporaneamente si conquistano a vicenda passandosi gradualmente e reciprocamente la conoscenza. La vita non tende al superamento di una singola scomparsa/morte, ma tende in assoluto al superamento della morte e della rinascita attraverso l’evoluzione.

Essa lavora per l’innalzamento dell’evoluzione, per tutto ciò che è stato creato, per tutto quello che esiste di immortale e opera nell’intimo più profondo di miriadi di esseri viventi e per l’obiettivo finale di tutte le creazioni, della Creazione stessa e della consapevolezza universale. Il vero senso della vita nell’ambito materiale è semplicemente questo: l’autosuperamento del proprio ego che vuole continuamente dominare e la conseguente evoluzione generale della consapevolezza e dello spirito. Vincere sé stessi significa perciò che l’essere umano deve aiutare il proprio ESSERE supremo a giungere alla vittoria, in modo che possa venire a conoscenza di un sé ancora più elevato, vale a dire, il sé della Creazione, in cui l’essere umano, grazie a un’evoluzione ancora maggiore, si risveglierà.

Sicuramente questo è uno dei compiti più difficili della vita di un essere umano, ma sicuramente è anche il più bello, il più prezioso e il più fecondo. Perché dietro questo compito lo attende la suprema certezza del suo ESSERE sempiterno, aldilà di qualsiasi aspetto esteriore e fisico. Siccome lo spirito umano della vita in lui è un frammento dell’energia spirituale della Creazione, occorre che egli rifletta sui ricordi delle origini della sua essenza provenienti dalla Creazione, per unirsi attraverso un’intrinseca interiorizzazione all’eternità presente in lui, perché diventare una cosa sola con lo spirito della vita in lui e il frammento della Creazione, significa diventare assolutamente liberi e perciò anche liberi dalla paura della scomparsa e della morte.

Essere una cosa sola con il frammento di energia della Creazione in sé stessi, significa anche riconoscere, nascosto dietro l’ego umano esteriore, quell’altro ego che è il sé creazionale. E’ certamente il compito più grande per chi non è ancora pronto interiormente, ma è veramente anche la cosa che suscita più timore di qualsiasi altra e che possa capitare ad un individuo, cioè vedere e conoscere veramente sé stessi, il proprio ego primordiale che supera tutte le dimensioni e tutti i confini e si innalza sopra tutte le facoltà percettive, muovendosi nelle regioni sempiterne della Creazione, inconcepibili per la mente umana.

Chi si unisce al frammento della Creazione del sé e allo spirito, risolve al tempo stesso l’enigma tanto temuto, ma anche tanto innocuo, quello cioè della scomparsa e della morte; in questo modo la morte viene vista solo come l’altro lato della vita che, nella sfera materiale, non è nient’altro che il sonno che si alterna alla veglia del giorno. Solo l’umana irragionevolezza, l’ignoranza e la relativa cecità sostengono che il sonno sia la parte più oscura della vita, per cui anche la morte viene considerata allo stesso modo. Sicuramente ci sono anche tanti altri fattori che si rispecchiano nella paura della morte, ma citarli tutti non avrebbe senso. Occorre spiegare però ancora quanto segue: ciò che il corpo umano morendo è capace di risolvere, svelare o decifrare solo in modo imperfetto, il frammento della Creazione che si trova nell’essere umano è capace di rivelarlo in tutta la sua chiarezza e verità: vale a dire la certezza della durata assoluta dell’essere umano nella sempiternità.

L’essere umano dovrebbe volgere infallibilmente lo sguardo ai compiti della sua vita terrena, arrivando così alla conoscenza che nell’aldiquà esiste il regno della materia grezza e nell’aldilà il regno della materia sottile e che però i due regni separati, dell’aldiquà e dell’aldilà, sono un unico regno, presenti nello stesso luogo, in dimensioni diverse ma nello stesso spazio-tempo. Sicuramente a conti fatti la miseria e il dolore sul pianeta Terra sono apparentemente molto più grandi della gioia e della felicità. Questa però è solo una falsa conclusione dell’essere umano stesso, perché attraverso le false dottrine e la confusione che gli sono state tramandate e inculcate, egli coltiva l’opinione pericolosa che tutto questo sia la realtà. Niente affatto, perché miseria e dolore, come anche gioia e felicità, si mantengono misuratamente in equilibrio.

A causa del suo modo di pensare sbagliato, l’essere umano dà troppa importanza alla miseria e al dolore, li registra e li ricorda in continuazione, mentre gli avvenimenti gioiosi e felici li dimentica troppo in fretta, perdendoli. Così facendo egli non ha ancora imparato a muoversi in equilibrio in quest’ambito, in altre parole, a registrare sia il negativo che il positivo in ugual misura e a memorizzarli. Nel caso contrario però avviene la stessa cosa, quando l’essere umano memorizza solamente il positivo, il bello, la felicità, l’amore e le cose buone.

Anche qui non si crea alcun equilibrio tra il negativo e il positivo e di conseguenza un aspetto prende il sopravvento sull’altro, generando una non-equiparazione o un non-allineamento. Questo significa che di nuovo uno dei due fattori ha preso il sopravvento. Ciononostante l’essere umano ha la capacità di vedere e di conoscere il suo destino come essere umano, motivo per cui è capace di modificare le circostanze e di trasformare un avvenimento oscuro in un’isola protetta, ossia in un’isola del Sohar. Non deve turbarsi o preoccuparsi della durata del tempo, perché prima della realizzazione dell’obiettivo supremo, passeranno ancora milioni e miliardi di anni.

Molti milioni e miliardi di anni saranno ancora dati e regalati all’essere umano prima di appianare nuovamente il volto del suo mondo d’origine dai solchi da lui stesso creati, ma deve anche approfittare del mutamento offertogli in questo periodo attuale per intervenire e raggiungere l’obiettivo dell’evoluzione, accettare la mano datagli in aiuto e comprendere veramente e sinceramente la sapienza che gli è stata offerta elaborandola per svilupparla come traguardo da raggiungere.

 

“Billy“ Eduard Albert Meier

Il Vero Simbolo della Pace