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🌲 Spiritualità

Spiritualità e conoscenza di sè stessi

Alcuni dei metodi, delle pratiche e delle offerte di sedicenti “terapie che guariscono” o “energie che curano” o ancora “aiuti per ritrovare se stessi”, vengono definiti anche come energie bio-fotoniche quali per esempio il guarire con la reincarnazione, con il reiki, con l'esperienza del karma, con il pendolo, con la regressione a vite passate. Nell'epoca della razionalità in cui siamo venuti al mondo e nella ricerca, in quanto esseri umani, del senso della vita, veniamo inevitabilmente a contatto con svariati concetti misticheggianti e con tecniche all'apparenza misterios e , le quali promettono di avvicinarci alla nostra meta, ovvero di farci trovare e riconoscere il vero senso della vita. Tecniche come ad esempio il Reiki, l'illusorio aiuto dei cosiddetti maestri spirituali, i guaritori psichici ecc., oppure i seminari di un fine settimana di meditazione e di yoga, non sono altro che inganni che falsamente ci promettono di arrivare all'illuminazione o a chissà quale altro traguardo confuso e irraggiungibile che viene proposto e al quale dovremmo aspirare e avvicinarci.

Sole che splente in mezzo alle nuvole

Conoscere bene prima se stessi

Nell'epoca della razionalità in cui siamo venuti al mondo e nella ricerca, in quanto esseri umani, del senso della vita, veniamo inevitabilmente a contatto con svariati concetti misticheggianti e con tecniche all'apparenza misterios e , le quali promettono di avvicinarci alla nostra meta, ovvero di farci trovare e riconoscere il vero senso della vita. Tecniche come ad esempio il Reiki, l'illusorio aiuto dei cosiddetti maestri spirituali, i guaritori psichici ecc., oppure i seminari di un fine settimana di meditazione e di yoga, non sono altro che inganni che falsamente ci promettono di arrivare all'illuminazione o a chissà quale altro traguardo confuso e irraggiungibile che viene proposto e al quale dovremmo aspirare e avvicinarci.

Da questo labirinto di idee e di presunte tecniche, si è sviluppato un ramo commerciale che viene camuffato con il nome di esoterismo, ma che in realtà ha a che fare con il rincretinimento più che con la comprensione razionale e l'auto- aiutarsi, come dovrebbe essere in realtà. Tutto ciò non ci avvicina al traguardo della coscienza di sé stessi e della spiritualità – per non parlare poi, del far luce su tutto ciò che riguarda la nostra vita. Al contrario, invece di illuminare in modo razionale la gente attraverso l'esoterismo, dandole in mano uno strumento per proseguire nella loro personale evoluzione, l'esoterismo attuale confonde e irrita sempre di più le persone.

Il risultato è evidente: coloro che si accontentano di risposte superficiali e accettano volentieri tutto le cose ritrite che si fan loro credere, senza rifletterci personalmente, termineranno la loro ricerca fermandosi sempre alla superficie della loro vita e si accontenteranno di una delle numerose e confuse dottrine, non importa se di origine religiosa o settaria. Critiche e dubbi come percorso di l avoro su se stessi e di conoscenza approfondita di tutto quanto è in rapporto con la vita non vengono presi in considerazione da persone che si accontentano di risposte superficiali. Un altro gruppo è formato da coloro che si accingono a liberarsi da queste sette e comunità religiose, ma sono interiormente così lacerati, che hanno oramai perso la bussola a causa di tutte quelle dottrine confuse e illogiche provenienti da varie chiese e sette.

Nella loro vita perdono una battaglia interiore che consiste ormai solamente di domande, contrasti interiori e dubbi che minacciano di distruggere la loro stessa vita. Gli esseri umani che sono sinceramente e onestamente alla ricerca della verità si distaccano sempre più dalle loro capacità e disimparano ad ascoltarsi, col risultato di rendersi spesso sempre più dipendenti dagli altri e dalle loro confuse dottrine; si allontanano così sempre di più dal loro vero cammino , che dovrebbe portarli alla conoscenza di se stessi, alla spiritualità e all'esperienza personale.

A coloro che cercano veramente il senso della vita e una risposta alle loro domande – che non possono trovare né nelle religioni, né nel sistema in cui viviamo – viene mostrato un quadro totalmente falso e distorto della conoscenza di se stessi e della cosiddetta illuminazione, che spesso, come possiamo constatare quotidianamente con le sette , si risolve in subordinazione e dipendenza. E' molto difficile, se non pressoché impossibile, arrivare alla verità in mezzo a questa marea di scrittori squilibrati, di cosiddetti guaritori, di messaggeri di Dio e di contattisti di chissà quali apparizioni, tutti convinti di essere stati prescelti per raccontare in un libro la loro vita e rendere noti i loro confusi insegnamenti, che in realtà non hanno nessun fondamento e sono simili alle sabbie mobili, anche se costoro affermano di voler aiutare i loro simili. In realtà il loro interesse consiste nel volersi mettere al centro dell'attenzione e in più guadagnare denaro, sostenendo che hanno da offrire qualcosa di utile che, accolto nella nostra vita, ci aiuterebbe e ci farebbe evolvere.

Fanno parte di questo gruppo anche tutte quelle persone irresponsabili che con l'ipnosi vogliono portarci in presunte vite passate e che non hanno capito quanto irresponsabile sia il loro agire, e ciò indipendentemente dal fatto che questa illusoria regressione è una tipica sciocchezza dell'era del delirio esoterico e che l'ipnosi rende le persone ancora più confuse invece che aiutarle. Spesso costoro si identificano con le informazioni ricevute durante queste presunte sedute di regressione, cercando poi di integrarle nella vita quotidiana invece di concentrarsi sulla loro vita attuale, di migliorarla e di conoscere se stessi.

Tutta questa gente, che ha una personalità disturbata o che dice di aver avuto una qualche illuminazione o suggestione o che è aggrappata a qualche religione o f ede, è convinta di dover trasmettere ai propri simili, mentre in realtà questi “salvatori” dovrebbero essere rinchiusi in qualche istituto dove non possano più nuocere a nessuno. Queste gente ci ostacola e ci impedisce, alla stessa maniera delle religioni, di trovare la strada che ci dia una risposta a tutte quelle domande che le persone onestamente e realmente alla ricerca di qualcosa sempre più spesso si pongono. In questo modo anche il concetto della spiritualità viene sempre più frequentemente e totalmente frainteso per colpa di tutti questi confusi insegnamenti.

Non c'è bisogno di conoscere a fondo l'universo per procedere nell'evoluzione e per potersi confrontare con ciò che ci è più vicino , ovvero la propria vita. Se si capisce e si esamina a fondo la propria vita e tutti i pensieri, i sentimenti, i vari comportamenti e le emozioni e non ci si proietta su ciò che è ancora di là da venire, aumentano inimmaginabilmente le possibilità di crescita personale. Ma che cosa significa in generale crescere in se stessi, arrivare alla conoscenza di se stessi e raggiungere la spiritualità? Se ne parla e se ne straparla moltissimo, ma in quest'epoca tanto emancipata , con tutta la nostra tecnica e il nostro benessere, siamo più che mai lontani dall'aver capito questi concetti, che invece dovremmo considerare come componenti ovvie della nostra esistenza terrena.

Possiamo recarci in Tibet, andare a vivere in un convento, spendere molti soldi per vari seminari e corsi, sperimentare varie forme di meditazione e yoga, ma saremo destinati a fallire se non incominciamo finalmente a guardare verso noi stessi come in realtà siamo: esseri viventi intelligenti e pensanti, autonomi e responsabili verso noi stessi, capaci di confrontarci coscientemente con la nostra vita e di conseguenza capaci di riconoscere se una cosa è giusta o sbagliata, se è istruttiva o se è una falsa dottrina. Non si può aggirare l'ostacolo; siamo tutti, ognuno per se stesso, responsabili di quello che facciamo con e della nostra vita.

Nessun Dio, nessuna comunità , nessun cosiddetto essere più evoluto si fa carico della nostra responsabilità, che è una fedele compagna della nostra vita; è finalmente arrivato il momento di confrontarci consapevolmente con essa. Non ci saranno cambiamenti nella nostra vita se aspettiamo e speriamo che i nostri problemi vengano risolti da altri, che si tratti di un Dio o di una comunità a cui apparteniamo che ci sollevino dalla responsabilità di trovare la strada per conto nostro. Anche l'eterna discussione o ideologia secondo la quale sottostiamo a un piano superiore in cui tutto è già stabilito, nata da chissà quale religione o dottrina, ci distoglie dalla nostra iniziativa personale e dalla nostra capacità critica di rispondere da soli alle domande, fattori fondamentali per la nostra vita.

La nostra vita non migliorerà finché avremo queste illusioni e finché i nostri pensieri costruiranno castelli in aria che non hanno niente a che fare con la realtà. Siamo sempre noi a poter gestire la nostra vita come vogliamo, anche se le circostanze, la situazione sociale o altri impedimenti ce lo rendono molto difficile. Seguire il richiamo dell'evoluzione, questo è il nostro dovere più vero, nei confronti della nostra vita e di noi stessi. Per evoluzione non s'intende l'accumulazione di beni materiali, il possedere costose automobili o altre cose materiali. L'evoluzione è il fondamento della vita e racchiude in sé il tendere verso la natura e le sue forme di vita e l'uomo è una forma di vita della natura che deve aspirare a qualcosa di più alto, ma senza mettersi al di sopra di tutto con la sua tipica arroganza umana.

Egli dovrebbe piuttosto rendersi finalmente conto che è una parte di tutta la vita presente sul nostro pianeta e che non c'è nessuna ragione di porsi al di sopra di qualcosa o di credere di valere di più di qualsiasi altra forma di vita. Questo scopo - andare sempre avanti - dovrebbe essere un costante obiettivo della vita, non importa se si riferisca alla professione, alla vita privata o ad una relazione, e dovrebbe essere realistico e non irraggiungibile. Anche in questo caso, come per tutta la vita, si tratta di trovare una via di mezzo da seguire. Quasi niente ci addolora di più che non raggiungere un obbiettivo troppo alto che ci eravamo posti.

Per questo motivo è importantissimo per noi che una scelta personale, non importa in quale direzione, preveda di tenere coscientemente conto della situazione circostante e induca a vederci e riconoscerci come esseri umani, a darci da fare per eliminare i nostri errori ed a sviluppare i nostri punti di forza. E' normalissimo commettere degli errori, perché anche la natura non è perfetta de è solo sbagliando che abbiamo la possibilità di evolverci. Ogni errore che sappiamo riconoscere e dal quale sappiamo trarre un insegnamento per non commetterlo più è un passo avanti nella nostra evoluzione. E' ovvio che tali errori devono ricadere entro certi limiti e mai e poi mai devono avere come conseguenza un danno a scapito del prossimo, magari a volte solo per la curiosità di vedere fin dove ci si può spingere nel commettere cose proibite. Dovrebbe essere una nostra consapevole aspirazione possedere la capacità di vederci come in realtà siamo e lavorare in ogni momento per migliorarci come esseri umani.

Nel fare ciò non deve essere mai dimenticato il fatto che la nostra personale evoluzione è strettamente collegata all'ambiente in cui viviamo e quindi anche a coloro che ci circondano. Crescere insieme ai propri simili, accettare i loro punti di forza e le loro debolezze, non volersi mettere in primo piano ma piuttosto diventare un osservatore che in modo neutrale prende atto della propria esistenza e accetta gli errori degli altri senza trarne profitto; questi sono tutti atteggiamenti che ci offrono molteplici e illimitate possibilità per arrivare alla conoscenza. Accettare gli altri come nostri simili, prenderli per quello che sono e non rinfacciare loro gli errori commessi, sono i primi passi che permetteranno a noi esseri umani di andare d'accordo.

Ognuno di noi ha punti di forza e debolezze, emozioni, voglie, desideri e sogni, che minacciano di lacerarci. Spesso si hanno anche pensieri e sentimenti per cui si augura al prossimo tutto il male possibile. Siamo creativi, pieni di fantasia, ma anche distruttivi e spesso pervasi da invidia e odio. Gelosia ed invidia sono mali molto diffusi che nascono nei nostri pensieri e che, esattamente come i nostri sentimenti, le gioie e i dolori ad essi collegati, potranno essere gestiti correttamente solo quando avremo imparato a controllare i nostri pensieri e non come succede generalmente, quando siamo noi ad essere guidati dai nostri sentimenti ed emozioni. Non servono strumenti, né grandiosi preparativi, né cerimonie o altri mezzi, per diventare consapevoli dei propri pensieri.

Un momento di pace con la possibilità di potersi isolare dal tran tran quotidiano e dai suoi problemi per un attimo durante la giornata, spesso ci ristora molto più di quanto si possa immaginare. Possono bastare pochi minuti della giornata, durante i quali volgere tutta la nostra attenzione e concentrazione su qualcosa che richiama la nostra attenzione, non importa che sia una candela accesa, un animale di passaggio o le nuvole in cielo. Le possibilità di volgere la nostra attenzione su una cosa neutra sono inesauribili . Determinante in questi momenti, durante i quali si ricerca la pace, è non avere nessun pensiero e, nel caso ne affiorasse, eliminarlo e rivolgere l'attenzione nuovamente all'oggetto in questione, fondersi con esso e osservarlo in modo neutrale per quello che in realtà è, questa è la chiave per arrivare alla meditazione e alla vera pace interiore. Il nostro oggetto d'osservazione deve essere visto per quel che è, senza che venga da noi in qualche modo valutato.

Vedendo una rosa, la riconosciamo subito come una pianta, rossa, con le foglie verdi e le spine. Il tipico modo negazionista di osservazione e valutazione di noi esseri umani non deve neanche sfiorare i nostri pensieri. L'oggetto in osservazione deve essere visto sempre come in realtà è e non come vorremmo vederlo o come dovrebbe e potrebbe essere. Non deve essere valutato in questo modo. Questa modalità di osservazione sana e neutrale può spesso inizialmente spaventare, perché si tratta di un'esperienza totalmente nuova e a noi estranea, che però si trasforma velocemente in pace interiore e armonia. Anche se è necessario un esercizio costante e regolare, il risultato arriva spesso prima di quanto non si creda. Qualche risultato sembra molto difficile da raggiungere, qualche altro sembra arrivi molto in fretta. Se saremo quindi in grado di eliminare tutti i pensieri che ci ronzano per la testa durante tutto il periodo dell'osservazione e rivolgeremo tutta la nostra attenzione all'oggetto in questione, impareremo una delle capacità più grandi, cioè il vedere ed il riconoscere le cose per quel che in realtà sono e rappresentano.

Approfondendo sempre di più questo esercizio e questo modo di osservazione; si affinano col tempo in quei momenti le nostre capacità di percezione, anche se ci vorranno anni e, per qualcuno, una vita intera prima di raggiungere i primi risultati. All'improvviso ci si accorge che si è in grado di immergersi consapevolmente in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento in uno stato meditativo di contemplazione e di osservazione neutrale. Questa tecnica e questa capacità possono essere imparate da chiunque e non serve nessuna conoscenza approfondita o complicata. Col tempo, e con un costante allenamento per affinare questa capacità, improvvisamente i nostri simili ci appaiono come realmente sono e non come vorremmo che fossero. Il consueto carico di pregiudizi, creato da noi stessi, e la nostra presunta psicologia facilona che ci fa ritenere di essere onniscenti, unita ad una presunta conoscenza della natura umana, ci induce, valutando con una nostra personale scala di valori e secondo opinioni personali, a considerare i nostri simili meno buoni e con disprezzo, invece di avvicinarci a loro senza giudizio e in modo neutrale.

Non per niente, quando si tratta di convivere con altre culture e altre fedi religiose, la nostra società fallisce ripetutamente per la sua intolleranza e superficialità; questo perché non vediamo l'essere umano che c'è oltre , ma ci creiamo un pregiudizio su tutto quello che ci sembra diverso ed estraneo e che nella maggior parte dei casi è lontano dalla realtà effettiva . Spiritualità non significa aspirare all'irraggiungibile e intangibile, ma rendersi conto che tutti, non importa se uomo o animale, presunto nemico o avversario nel lavoro o nella vita privata, siamo uniti l'uno all'altro . Se non riusciamo a guardare dentro noi stessi, approfondendo e riconoscendo ciò che la nostra vita rappresenta come entità individuale, allora il cambiamento della nostra società e la soluzione di tutti i nostri problemi quotidiani saranno destinati a fallire; e questo a maggior ragione è proprio perché intorno a noi tutto si sta sfasciando per colpa di politici megalomani e capipopolo affamati di potere, a causa di terroristi e di fanatici religiosi , ignari della loro responsabilità.

Per questo ognuno di noi deve darsi da fare per affinare le sue percezioni e la conoscenza di se stesso, per poter affrontare le forze negative. Affinando le nostre percezioni, saremo in grado di valutare i nostri pensieri in maniera molto più consapevole. E' tempo ormai che si arrivi a percepire ogni volta quel impulso interno che, come improvvisamente ci appare, così scompare. Si intende quel impulso che affiora quando ci troviamo di fronte ad una decisione e ci domandiamo che cosa fare in questo o in quel momento e che cosa sia giusto o sbagliato. Questa intuizione, vale a dire questa voce interiore, proviene dal nostro intimo più profondo, ed è strettamente collegata alla nostra esistenza umana e ci può essere di grande aiuto. Dobbiamo imparare a riconoscerla e ad ascoltarla e quando ci viene dobbiamo riflettere bene su quale decisione prendere. Ma non appena questo impulso si fa sentire, esso viene soffocato e rimosso dai nostri pensieri e sentimenti così velocemente, che non siamo in grado di trattenerlo e ci sfugge prima ancora di averlo solo percepito. Spesso però capita anche che per ignoranza non ci fidiamo di questo tipo di ispirazione e dubitiamo che sia vera.

Ci vuole un'esperienza lunga una vita prima di sapersi servire di questo dono della natura che accompagna ognuno di noi e ci aiuta moltissimo. Tanto più che questo primo pensiero è sempre quello giusto, perché non è stato ancora influenzato dai nostri sentimenti, pensieri, desideri e sogni e di conseguenza non è stato ancora alterato. In questo nostro mondo apparentemente così moderno non siamo ancora riusciti a conoscere e ad approfondire i principi più elementari dell'esistenza umana. I nostri pensieri generano sensazioni; perché altrimenti sarebbe così importante per noi saper controllare i nostri pensieri, anche se ciò spesso ci sembra difficile e qualche volta addirittura impossibile? Così possiamo finalmente diventare padroni dei nostri sentimenti, non ci lasciamo più guidare da essi e diventiamo consci che siamo noi stessi responsabili della loro creazione.

Odio, gelosia e invidia sono le conseguenze peggiori della degenerazione dei sentimenti, che influenzano ripetutamente la nostra vita e ce la rendono difficile. Naturalmente può accadere che sentimenti e pensieri all'inizio per sé positivi portino a conseguenze negative, perché un entusiasmo eccessivo può influenzare e alterare i nostri sensi e la nostra capacità di avere una visione neutrale delle cose. Persone che praticano il ‘mobbing' nei confronti di altri individui hanno un loro mondo di pensieri e sentimenti tanto degenerato quanto quelli che non sono in grado di trarre delle conclusioni perché per loro tutto è sempre bello e buono e niente sembra essere mai cattivo ; queste persone cercano continuamente di evitare qualsiasi conflitto oppure – come succede tutti giorni nella politica e nella giustizia – scendono a troppi compromessi, che aggravano solamente e ancora di più il problema invece di risolverlo.

Se però ci facciamo sopraffare dalle preoccupazioni di tutti giorni e dal consueto modo di giudicare e pensiamo che solo i nostri problemi siano i più grandi e per giunta insolubili, allora non impareremo e non riconosceremo mai la possibilità di superare noi stessi e di evolverci. Non c'è niente di peggio che arrendersi al solito tran tran quotidiano e farsi schiacciare da esso. Non c'è niente di più distruttivo per una persona che comportarsi, all'interno di una relazione, solo come il partner desidera e si aspetta, con il risultato di perdersi in tale rapporto. Ogni persona ha il diritto e il dovere di vivere in pieno la propria vita e di riempirla di gioia. Sottomissione, dipendenza e il subire atteggiamenti che dentro di noi non vogliamo accettare è una delle forme peggiori di schiavitù personale in cui un individuo può cadere, eppure sono diventate una realtà quotidiana in molte relazioni.

Tutti noi abbiamo il diritto e l'obbligo, come prima cosa, di prestare attenzione al nostro benessere e solo in seguito dobbiamo preoccuparci del nostro partner, la qual cosa però non vuol dire che dobbiamo rimanere chiusi nel nostro egoismo, ma piuttosto vedere quali diritti e doveri ci spettano. Una relazione nella quale ci si focalizza solamente sulle esigenze del proprio partner è da paragonare ad una stagnazione personale e, di conseguenza, è inaccettabile. Una vera relazione si basa sul fondamento della conoscenza dei punti di forza e di debolezza propri e del proprio partner, in modo da poterli accettare come tali ed aiutarsi e aiutare anche il partner a far buon uso di tale forze superando le debolezze, ma sempre a patto che non venga esercitata alcuna imposizione.

Rimproverare il nostro prossimo, sfruttarne le debolezze e ferire consapevolmente i suoi sentimenti sono tra le degenerazioni più primitive della nostra epoca moderna. Quante volte ci sarà già capitato, senza essercene resi conto , che i nostri pensieri abbiano provocato e abbiano costruito sentimenti, sia in senso positivo che negativo, cos ì forti e dominanti da farci perdere l'autocontrollo. Questa perdita di autocontrollo spesso avviene quando siamo innamorati e non riusciamo più a concentrarci sulle nostre attività quotidiane. a stessa cosa succede con la gelosia e l'invidia: anche qui perdiamo il controllo dei nostri pensieri. Spesso questa perdita di controllo dei nostri pensieri può portarci ad una improvvisa esplosione delle nostre emozioni e sentimenti, positivi o negativi che siano, che può farci perdere a suo volta totalmente l'autocontrollo. In questi momenti si verifica un'esplosione totalmente incontrollabile, che esclude tutto quanto ha a che fare con la ragionevolezza e l'intelletto.

Esplosioni emotive e sentimentali sono la cosa peggiore che ci possa capitare, spesso con conseguenze tragiche per noi o per quelli che ci stanno vicini. Stupratori di bambini e attentatori pazzi sono alcuni degli esempi più tragici che ci vengono offerti dalla nostra società nel nostro tempo. Queste persone, nel momento dell'azione, perdono qualsiasi controllo dei loro pensieri, sentimenti ed emozioni. Lo Stato, gli psicologi e tutto il nostro sistema giudiziario sono completamente in errore quando credono di poter recuperare tali persone. Tutta la nostra società, indipendentemente dal paese in cui ci si trovi, dovrà pagare anche nel futuro un prezzo ancora più alto per la sua mancanza di responsabilità consapevole, per i suoi interventi sbagliati e soprattutto per non aver individuato le cause di questa degenerazione.

Tutti gli individui degenerati e che si sono resi colpevoli devono essere isolati dalla società per tutta la loro vita e posti in un ambiente dignitoso ed in condizioni umane, senza che abbiano più la possibilità di tornare indietro. Tutti gli altri tentativi, escogitati da psicologi e da altri sedicenti studiosi, sono destinati a fallire, perché una guarigione di queste persone non è possibile per il fatto che alla nostra scienza mancano le nozioni e la comprensione di tutto ciò che sta in rapporto con l'esistenza umana Proprio qui inizia la conoscenza di se stessi e della spiritualità, le quali sono strettamente legate. Chiediamoci: siamo disposti a vederci e ad accettarci per quello che in realtà siamo, cioè individui con punti di forza e debolezze? Infatti solo quando avremo imparato ad accettarli entrambi, sia i nostri, sia soprattutto quelli degli altri, e a tenerli sotto controllo, allora avremo iniziato a muovere i primi passi per arrivare alla conoscenza di noi stessi.

E' fondamentale determinante in tutto questo processo l'essere veramente onesti con se stessi e il non mentirsi. Dobbiamo imparare a riconoscere gli errori che sono stati commessi, accettarli come tali e fare del nostro meglio la volta successiva. L'ipocrisia, il piangersi addosso, l'arroganza e le tante belle parole sono gli ostacoli più grossi da superare. Non c'è niente di peggio che mentire ed essere disonesti con se stessi. Non c'è niente di più bello che riconoscere i propri punti di forza e di debolezza, lavorarci in modo consapevole e comprendersi e riconoscersi come esseri umani. Una buona regola è rappresentata da una precisa introspezione. Bisogna chiedersi continuamente: “Che effetto faccio sugli altri, come mi comporto con loro, sono alla fin fine in grado di affrontare il prossimo e gli altri così come richiesto dalla situazione, oppure do al mio dominio personale talmente tanto spazio che tutti gli altri spariscono alla mia presenza? Mi faccio provocare facilmente e perdo il controllo di me stesso?

Le possibilità di studiarsi quotidianamente sono inesauribili e non finiscono mai. Per fare questo non abbiamo bisogno di un maestro e neanche di qualcuno che ci dica come dobbiamo vivere la nostra vita. In quanto esseri umani, abbiamo l'obbligo nei confronti della nostra vita di evolverci continuamente e di non far stagnare la nostra evoluzione. La spiritualità in questo senso non ha niente a che fare con il sovrannaturale, con l'insondabile o l'irraggiungibile. Essa non è nascosta in qualche luogo, né si manifesta da qualche parte nell'aldilà. Al contrario, la spiritualità è come un manto che ci avvolge quotidianamente, solamente che dobbiamo essere noi a cercarla, a trovarla, a scoprirla e a riconoscerla. Questo passo ci risulta immensamente difficile perché abbiamo ormai una visuale delle cose totalmente annebbiata e distorta per colpa delle religioni, delle sette, dei guru e non da ultimo dell'incompetenza dei nostri governanti, che allo stesso modo non sanno quello che è sbagliato e quello che è giusto.

La catastrofica e letterale oppressione da parte di guru improvvisati, di cosiddetti guaritori o di falsi profeti, ma anche di tutte le religioni senza distinzione alcuna, non hanno mai fatto niente per dare alla gente quel prezioso strumento che è la responsabilità verso sé stessi, ma hanno invece degradato gli uomini a gregari dipendenti, servendosi di una qualsiasi fede e sottomettendoli. Sono costoro i maggiori responsabili della degenerazione culturale, sociale e personale della nostra umanità. Infatti tutti i cambiamenti che dovremo affrontare nella vita, grandi e piccoli che siano, potranno essere affrontati solo se ognuno di noi saprà prendersi la propria responsabilità. La speranza di poter fare affidamento sullo Stato, sulle religioni o sui capi politici o religiosi autocrati e megalomani, e che essi ci possano indicare la strada da percorrere, si è dimostrata il bluff più grande della storia dell'umanità.

Ognuno di noi ha la possibilità e anche il dovere di vivere e di condurre la propria esistenza senza spaventarsi di fronte alle preoccupazioni quotidiane, per quanto esse possano sembrarci insormontabili, senza farsi costringere ad intraprendere un percorso di vita che conduce inesorabilmente verso un abisso e allontana sempre di più dall'essere uomini. La capacità di controllare i propri pensieri nella propria responsabilità personale e di divenire conseguentemente padroni dei propri sentimenti rendendosi così responsabili di sé stessi e della propria vita, ci distingue da tutte le altre creature presenti su questo pianeta, le quali vengono guidate dal loro istinto naturale. Controllare i propri pensieri e aprirsi alla vita ci porta molto più vicino alla spiritualità di quanto si possa immaginare. Investigare ed esplorare dentro noi stessi come esseri umani senza ingannarci, anche se a volte può essere molto doloroso, è la chiave per evolversi sul piano personale. Sapersi mettere in discussione, essere critici, nutrire dubbi e farsi delle domande poco piacevoli, sono elementi fondamentali e basilari della nostra esistenza terrestre e la base per una convivenza pacifica.

La pace non può mai essere imposta o ottenuta con la forza, ma deve essere sempre ricercata personalmente da ognuno di noi con fatica e in piena coscienza. Tutto questo può partire solo da ogni singolo individuo che sappia vivere la propria vita con ragionevolezza e comprensione e incontrare persone con le stesse idee le quali, a loro volta, si uniscono tra loro in comunità, dando così una svolta positiva al corso delle cose. Ma questo processo è appena iniziato e ci vorranno ancora parecchie generazioni prima di poter finalmente vivere tutti insieme in pace. Ma già ora gettiamo le basi per quel futuro e non c'è assolutamente nessuna ragione per non iniziare, anche se molte cose ci possono apparire sconfortanti e senza speranza.

Quando smetteremo di cercare le risposte sul senso della nostra vita nelle profondità dell'universo e inizieremo a non considerare più la spiritualità come qualcosa di misterioso e irraggiungibile, allora capiremo che tutte le risposte sono dentro di noi. Allora sarà arrivato il momento di isolare dalla società tutti quei culti religiosi, quelle persone settarie, quei condottieri di popoli, corruttori, terroristi e tutti quegli altri esseri degenerati che credono di poter continuare a seminare discordia, odio e invidia in eterno, così da far regnare finalmente la pace su questo nostro pianeta. Fede, desideri e sogni, ideologie e false promesse si possono trovare gratis ad ogni angolo ed in ogni setta e religione. La vera sapienza invece si deve conquistare con il duro lavoro.

 

Autore: Güenter Neugebauer
Data: Aprile 2003