Il teletrasporto
Il teletrasporto è un’estensione super tecnicizzata di una trasmissione controllata che viene svolta e guidata tramite teletrasmettitori. Si tratta di una forma di trasmissione di un corpo che si rifà al teletrasporto effettuato tramite la consapevolezza/spirito. A differenza di quanto rappresentato nei film di fantascienza, il processo di smaterializzazione e rimaterializzazione si verifica senza effetti energetici/luminosi tremolanti (tipo Star Trek, per intenderci) e in maniera molto più veloce. Una smaterializzazione e rimaterializzazione avviene fulmineamente, così che durante il teletrasporto non si può osservare nessun processo o effetto, nemmeno qualora tale processo venisse filmato e riprodotto al rallentatore a una velocità diminuita miliardi di volte. Questa forma di trasmissione, però, non è limitata solo alle persone: con tale tecnica è possibile teletrasportare anche oggetti o astronavi. Nel teletrasporto, persone, oggetti o navicelle scompaiono per così dire dalla scena senza lasciare traccia, per riapparire nello stesso istante nel luogo di destinazione con la stessa incredibile velocità, come se fossero spuntate dal nulla. Per i Plejaren questo metodo è del tutto ordinario e impiegato quotidianamente per il trasporto di persone e materiali.
Il teletrasporto, come il controllo delle stesse astronavi, può essere eseguito in due modi: completamente in automatico oppure manualmente. L’azionamento manuale esige però la massima prudenza, perché una sola piccola disattenzione o un’insufficiente competenza può causare subito pesanti conseguenze. Il funzionamento in automatico, infatti, gestisce anche alcune funzioni di sicurezza/precauzione che sono disattivate durante il funzionamento in manuale. Può succedere che, per l’incompetenza di un operatore nell'effettuazione della procedura manuale, una persona teletrasportata arrivi per esempio in una gola profonda, in mezzo all’acqua, su rocce scoscese o in qualche altro luogo pericoloso. Proprio un caso del genere accadde a Billy Meier, quando da inesperto operatore modificò le impostazioni di funzionamento dell’impianto di teletrasporto ed entrò nel vano “trasportatore” senza sapere di aver disattivato tutti i fattori di sicurezza, cosa normalmente impossibile perché ogni astronave reagisce soltanto agli ordini dell'equipaggio al quale è stata assegnata. Dietro suo desiderio, però, quel dispositivo di sicurezza fu disattivato affinché potesse lui stesso pilotare manualmente l’astronave e avviare il processo di teletrasporto anche per sé stesso. Senza accorgersene compì un’azione sbagliata che fece sì che non si materializzasse sul luogo previsto (un sentiero in un grande campo), bensì sulla cima di un abete rosso che si trovava in quel campo. Non si deve affatto immaginare il teletrasporto come una sorta di esplosione o implosione, perché in entrambi tali casi non si verificherebbe mai una smaterializzazione e rimaterializzazione. In un’esplosione fisica, un corpo o un oggetto viene letteralmente lacerato in molti pezzi e quindi completamente distrutto, tanto che dai frammenti e dai pezzettini polverizzati non si può più ricomporre nemmeno un’unità che abbia anche solo lontanamente la forma originaria. In un’implosione dovrebbero accadere cose simili. Si tratta di un diverso processo che replica il tipo di teletrasporto effettuato spiritualmente ma realizzato in modo puramente tecnico. Noi terrestri non conosciamo ancora i concetti indispensabili e necessari per la spiegazione oggettiva dell’intero fenomeno del teletrasporto e della tecnica che vi è alla base.
Billy riporta di aver visto e sperimentato sostanzialmente tre forme di applicazione del teletrasporto:
impiego del teletrasporto per spostarsi da un’ubicazione X direttamente all’interno di un'astronave a fascio dei Plejaren o, viceversa, dalla navicella all’esterno in un posto X a scelta;
impiego del teletrasporto per spostarsi da un’ubicazione X a scelta sulla Terra fino a un’altra destinazione sulla Terra;
impiego del teletrasporto da parte dei Plejaren per lasciare la loro astronave a fascio (mentre fluttua schermata, invisibile e non localizzabile nell’atmosfera terrestre) per recarsi da qualche altra parte sulla Terra. Il loro ritorno all’astronave avviene di nuovo da un punto X a scelta sulla Terra tramite il teletrasmettitore, quindi tramite il teletrasporto/trasmissione a distanza.