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Il Distruttore, la Luna, Venere, Marte e Diluvio Universale

Visione spaziale di mondi distrutti: solchi immensi nei pianeti, sullo sfondo due galassie blu, in totale sono dipinti tre pianeti
Immagine artistica che rappresenta la distruzione causata dal Distruttore

 

 In questo particolare articolo vengono affrontati temi relativi ad antichi avvenimenti riconducibili a precedenti epoche del nostro pianeta. Questo lavoro rappresenta un piccolo e specifico compendio del patrimonio informativo già presente nel forum della nostra Associazione. Per maggiore semplicità di lettura il testo viene proposto in forma strutturata mediante lista di domande con relative risposte a seguito; alcune ripetizioni o ridondanze sono ascrivibili alla particolare atipicità dell'articolo medesimo.

 

Dal nostro Forum:

 

Domanda:

Salve,
vorrei sapere qualcosa riguardo l'origine della Luna e di Venere. Sempre in "Messaggio dalle Pleiadi" Semjase diceva che sia la Luna che Venere non appartengono al nostro sistema solare e vi sono stati portati dal Distruttore diversi milioni di anni fa. Addirittura l'origine del diluvio universale avvenuto attorno al 10000 AC è proprio dovuta al Distruttore, e in particolare al passaggio di Venere nell'orbita terrestre. Ciò causò uno spostamento della Terra dal suo asse di rotazione e il giorno, che all'epoca durava circa 40 ore, diminuì fino alle attuali 24 ore. Ci furono notevoli cambiamenti sul nostro pianeta e Venere rallentò la sua rotazione attorno all'asse e il verso della rotazione si invertì. Ecco perché Venere ruota in senso opposto rispetto agli altri pianeti del sistema solare. Comunque cosa ci dite al riguardo?
Grazie.
Mauro

 

Risposta:

Salve Mauro,

Davide ti ha già esposto ed evidenziato in modo chiaro ciò che attiene al libro “Messaggio delle Pleiadi” e non aggiungerei altro su questo aspetto.

Il Distruttore, un pericolosissimo corpo celeste errante, ha origine nel Sistema Stellare Lyra, molti milioni di anni fa, dove causò enormi e mortali catastrofi agli antenati dei Plejaren. Era chiamato dalle civiltà di quel Sistema anche con il nome “il Vagabondo”, proprio a causa della sua natura di corpo celeste errante. Arrivò per la prima volta nel nostro Sistema Stellare circa 970000 anni fa.
Nel 6339.5 A. C., durante una delle sue numerose incursioni nel nostro Sistema Solare, il Distruttore strappa Venere dalla sua orbita attorno a Urano, del quale era un satellite, trascinandolo verso l’interno del nostro Sistema SOL. Venere, quindi ha origine nel nostro Sistema Stellare. Nel 3545 A.C. Venere si stabilizza definitivamente nella sua nuova orbita.

Nel 6104 A.C. Venere interferisce e interagisce con l’orbita terrestre causando, terremoti, eruzioni vulcaniche, ecc. e una variazione del tempo di rotazione della Terra attorno al proprio asse.

Milioni di anni fa, il Distruttore impattò un pianeta di circa 4 milioni di anni più vecchio della Terra. Un grosso frammento originatosi come conseguenza dell’impatto, fu trascinato via dal Distruttore e proiettato nello Spazio a enorme velocità. Questo frammento è appunto la nostra Luna. Ancor più sorprendentemente, Quetzal (nel 207° Contatto del 17 Marzo 2007, ore 09:11) ci riferisce che questo evento si verificò nella loro configurazione di spazio-tempo. La Luna, quindi, proviene dalla loro configurazione spazio-tempo e questo salto dimensionale verso la nostra configurazione spazio-tempo, avvenne a seguito di questa interazione col Distruttore quando la Luna stessa entrò in un portale spazio-tempo creato da una civiltà molto avanzata. Dopo aver vagato nello Spazio, la Luna entrò nel nostro sistema solare e fu “catturata” dal campo gravitazionale della Terra, diventandone il satellite che noi conosciamo.

Nel 4613 A.C., il Distruttore entra nuovamente nell’orbita terrestre e con rilevanti conseguenze: altera drasticamente il periodo di rotazione della Terra, causa un’inversione dei poli e un diluvio planetario rimasto nella memoria di molte civiltà terrestri, il Diluvio Universale di biblica memoria, appunto.

Nel 4006 A.C. Venere entra nuovamente nell’orbita terrestre, ma senza conseguenze di rilievo.

Come detto in precedenza, nel 3545 A.C. Venere si stabilizza nella sua nuova orbita. Per questo motivo i parametri astronomici del piano di rotazione orbitale, di rotazione attorno al proprio asse ecc. differiscono significativamente da quelli degli altri pianeti del nostro Sistema.

Per quanto riguarda il diluvio planetario che si verificò, la Bibbia è assolutamente inaffidabile nella ricostruzione di questi eventi. Infatti:
  1. L’Arca fu costruita circa 98000 anni fa da Noahkadnosser, che era in contatto con un extraterrestre di nome Zebalon, il quale lo avvertì di un’imminente pericolo: una grossa cometa avrebbe avuto una quasi collisione con la Terra, causando un’inversione dei poli che avrebbe originato un enorme e devastante spostamento di masse di acqua; questo evento fu tramandato nella memoria da allora oralmente; il Noè (Noah) biblico non visse assolutamente nel periodo della costruzione dell’Arca.

    Al tempo di Noahkadnosser, vivevano circa 870000 persone nella vasta area interessata da questa inondazione e a seguito di questa catastrofe ne morirono circa 650000. L’Arca aveva a bordo circa 140 persone, oltre ad animali di vario tipo.

  2. Dopo il diluvio del 4613 A.C., la tradizione orale confuse Noahkadnosser con Noah (Noè), che in realtà fu del tutto estraneo alla costruzione dell’Arca. Il tutto fu ripreso e tramandato erroneamente, come molte altre cose, dalla Bibbia.

    Per quanto riguarda il diluvio cui tu accenni (ce ne sono stati molti, devastanti e di carattere planetario nella storia del nostro pianeta) verificatosi circa 10000 anni fa, la situazione è questa:

    • 10219 AC: un grosso asteroide precipita nell’Oceano Indiano e causa un “diluvio”;

    • 9545 AC: nel 9792.5 AC il Distruttore devia sette grossi asteroidi dalla loro orbita nella Cintura degli Asteroidi. Nel 9545 AC, appunto, alcuni di questi precipitano sulla Terra: uno nel Mare del Nord, uno nell’Oceano Indiano, uno nel Mar della Cina, uno in una zona oceanica davanti alla costa sud est dell’Australia, uno nell’Atlantico e uno nel Pacifico. Questo causò un enorme e devastante diluvio a livello planetario. Ne manca uno, come vedi: minaccerà la Terra nel 2014.


(fonti: Contatto 150, del 10 Ottobre 1981, ore 03:15 AM , “Kontaktberichte” volume 4; Contatto 248, del 3 Febbraio 1994, ore 05:04 PM, “Kontaktberichte” volume 7; Contatto 207 del 17 Marzo 2007, ore 09:11 AM, “Kontactberichte” volume 5; Contatto 251, del 3 Febbraio 1995, ore 12:01 AM,”Kontactberichte” volume 7)

Un saluto,

Roberto
FIGU-Landesgruppe Italia

 

 

Domanda:

Salve a tutti.
Dopo l'interessantissima risposta di Roberto mi è venuta spontanea una domanda. Relativamente a quanto dici nel punto 6, il passaggio del Distruttore di circa 75000 anni fa ha causato forse la perdita dell'atmosfera del pianeta Marte e quindi la sua inabitabilità per la civiltà che lo popolava?
Grazie,
Maurizio

 

Risposta:

Salve Maurizio,
il Distruttore non ha causato la perdita dell’atmosfera di Marte (contatto 201).

Arrivò per la prima volta nel nostro Sistema Solare circa 970000 anni fa e da allora ha ciclicamente causato enormi danni e devastazioni attraversando periodicamente il nostro Sistema Solare.

La perdita dell’atmosfera di Marte è avvenuta dopo lo scambio di orbite Marte/Malona (avvenuto ben più di 75000 anni fa) causato da un passaggio del Distruttore e poco prima della distruzione del pianeta Malona avvenuta per opera dei suoi abitanti circa 75000 anni fa.

A causa di un’improvvisa, intensa e potentissima attività solare, Marte fu investito in pieno da una tremenda quantità di energia e, per una serie di fenomeni fisici risultanti, perse completamente la propria atmosfera, diventando il pianeta desertico che noi conosciamo.

Marte e Malona erano abitati da esseri umani molto simili a noi, ma non originari di quei pianeti.

Questi esseri umani provenivano dalle regioni di Sirio, sebbene da una diversa dimensione di spazio-tempo.

Per una serie di motivi, fuggirono dai loro pianeti di origine rifugiandosi in due sistemi solari, uno dei quali è appunto il nostro sistema SOL. Si stabilirono su Malona e su Marte.

Erano civiltà molto progredite e costruirono città, piramidi, stazioni e moltissimi altre strutture avanzate. Non si stabilirono sulla Terra se non in numero ridotto e per altri motivi. Il nostro pianeta non era perfettamente idoneo per la loro struttura fisica: per poter vivere sulla Terra, tra le altre modifiche, erano necessari interventi di rafforzamento della struttura scheletrica e all’apparato respiratorio.

Tuttavia, gli abitanti di Marte, consapevoli dell’arrivo del Distruttore e della possibilità di una collisione con il loro pianeta, scelsero di abbandonare Marte ed emigrare sia su Malona, sia, dopo essersi sottoposti agli interventi necessari, sulla Terra.

A causa dello “scambio” di orbite, la popolazione di Malona fu falcidiata, passando da circa 470 milioni a circa 14 milioni di persone. I pochi che rimasero comunque su Marte perirono tutti.

L’ultimo passaggio del Distruttore all’interno del Sistema Solare si è verificato nel 1680 DC e senza particolari conseguenze. I Plejaren, che sono intervenuti per un motivo specifico, sono riusciti a deviare il tragitto del Distruttore in modo che questo non rappresenti più una minaccia per noi, ma non abbastanza da evitare che ritorni di nuovo.

Questo però non costituisce un problema poiché il Distruttore ritornerà nel nostro Sistema SOL fra circa 1180 anni, nel 3175. Non rappresenterà più una minaccia perché, in quel tempo futuro, il nostro pianeta potrebbe già essere stato abbandonato o comunque essere evacuato agevolmente.

Se non fosse stato deviato, sarebbe ritornato nel 2255 DC causando significative e devastanti distruzioni sul nostro pianeta.

Un saluto,

Roberto
FIGU-Landesgruppe Italia

 

 

 

 

Domanda:

Salve,
vi vorrei chiedere delle informazioni circa il Pianeta Mallona o Malonia, che un tempo si trovava tra Marte e Giove, abitato da esseri umani, i quali con l'uso smisurato e incontrollato dell'energia nucleare causarono l'esplosione del pianeta. Oggi i suoi resti costituiscono la fascia di asteroidi e gli anelli di Saturno. Ho letto che all'incirca 75 milioni di anni sarebbe avvenuta l'esplosione ed il sistema solare era diverso da oggi. Mercurio non esisteva e nell'ordine dal Sole c'erano: Venere, la Terra, Marte (abitato da esseri umani), Malonia, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone.
In seguito all'esplosione le orbite dei pianeti furono stravolte e dal Sole scaturi' una forte esplosione di energia che poi costitui Mercurio. L'atmosfera di Marte scomparve e gli abitanti (alcuni) di Malonia si trasferirono sulla Terra, mentre quelli di Marte sulle Lune Phobos e Deimos.
Cosa accadde realmente? Fu questa la storia?
Grazie, Mauro

 

Risposta:

Salve Maurizio,

  1. Malona:
    il vero nome del pianeta cui fai riferimento era Malona, non Mallona o Malonia. Era conosciuto anche con i nomi di Malon o Phaeton.

    Nel 71344 AC questo pianeta fu distrutto dai suoi abitanti durante una “guerra mondiale”. Non si salvò nessuno. La distruzione del pianeta non avvenne a causa dell’impiego di energia o armi nucleari. Una delle fazioni in guerra deviò un oceano all’interno della gigantesca camera magmatica di un enorme vulcano e questo causò un’esplosione così potente da frantumare letteralmente il pianeta. Si formò quindi ciò che noi oggi conosciamo come “Cintura degli Asteroidi”, situata tra Marte e Giove.

    A quel tempo, prima della distruzione del pianeta, Marte occupava all’incirca l’orbita di Malona, dove ora si trova la Cintura degli Asteroidi e Malona l’orbita attuale di Marte. Malona, quindi era il terzo pianeta (SOL 3) del nostro Sistema Solare SOL e Marte il quarto (SOL 4). La Terra era SOL 2. In seguito, a causa dell’interferenza dovuta al pericoloso planetoide errante conosciuto come il “Distruttore”, vi fu uno scambio di orbite.

    Il Distruttore, come ampiamente previsto dagli scienziati di Marte, fece irruzione nel Sistema Solare e, tra le altre devastazioni, strappò Marte dalla sua orbita riposizionandolo in un’orbita più interna, dove si trovava Malona, che, quindi, fu spinto verso l’esterno e andò a occupare la precedente orbita di Marte.
    Questo evento causò la morte di molti milioni di persone su Malona. Marte era stato precedentemente evacuato.

     

    Il Distruttore, un pericolosissimo corpo celeste errante, ha origine nel Sistema Stellare Lyra, molti milioni di anni fa, dove causò enormi e mortali catastrofi agli antenati dei Plejaren. Era chiamato dalle civiltà di quel Sistema anche con il nome “il Vagabondo”, proprio a causa della sua natura di corpo celeste errante. Arrivò per la prima volta nel nostro Sistema Stellare circa 970000 anni fa.

     

     

  2. Gli abitanti:
    Marte e Malona erano abitati da esseri umani molto simili a noi, ma non originari di quei pianeti.
    Questi esseri umani provenivano dalle regioni di Sirio, sebbene da una diversa dimensione di spazio-tempo.
    Per una serie di motivi, fuggirono dai loro pianeti di origine rifugiandosi in due sistemi solari, uno dei quali è appunto il nostro sistema SOL. Si stabilirono su SOL 3 (Malona) e su SOL 4 (Marte).

    Erano civiltà molto progredite e costruirono città, piramidi, stazioni e moltissimi altre strutture avanzate. Non si stabilirono su SOL 2 (la Terra) se non in numero trascurabile e per altri motivi, poiché il nostro pianeta non era perfettamente idoneo per la loro struttura fisica: per poter vivere sulla Terra, tra le altre modifiche, erano necessari interventi di rafforzamento della struttura scheletrica e all’apparato respiratorio.
    Tuttavia, gli abitanti di Marte, consapevoli dell’arrivo del Distruttore e della possibilità di una collisione con il loro pianeta, optarono per abbandonare il pianeta ed emigrare sia su Malona, sia, dopo essersi sottoposti agli interventi necessari, sulla Terra.

    Dopo questa emigrazione, dopo lo “scambio di orbite” e poco prima della distruzione di Malona, si verificò un altro gravissimo evento: a causa di un’improvvisa, intensa e potentissima attività solare, Marte viene investito in pieno da una tremenda quantità di energia e a causa di questo, per una serie di fenomeni fisici, perde completamente la propria atmosfera, diventando il pianeta desertico che noi conosciamo.

  3. Anelli planetari:
    gli anelli di Saturno hanno un’origine totalmente diversa e non sono in relazione con la distruzione di Malona. Nel nostro Sistema SOL, gli anelli dei pianeti Giove, Urano e Saturno hanno tutti origine da materiale lasciato da comete passate nel corso del tempo in prossimità degli stessi.
  4. Sistema SOL:
    Mercurio ha avuto un’origine analoga a quella degli altri pianeti del sistema: dalla stessa “nube primordiale” da cui si è sviluppato anche il Sole. Al tempo degli eventi sopra descritti, come ho riportato, il nostro pianeta era SOL 2. Ma, come sappiamo, la Terra è il terzo pianeta del sistema SOL. Cosa è successo?

    Nel 6339.5 A.C., durante una delle sue numerose incursioni nel nostro Sistema Solare, il Distruttore strappa Venere dalla sua orbita attorno a Urano, del quale era un satellite, trascinandolo verso l’interno del nostro Sistema SOL. Venere, quindi non nasce come pianeta, ma come satellite.
    Nel 3545 A.C. Venere si stabilizza definitivamente nella sua nuova orbita.
    Per questo motivo, alcuni parametri astronomici di VENERE, come il piano di rotazione orbitale, di rotazione attorno al proprio asse ecc. differiscono significativamente da quelli degli altri pianeti del nostro Sistema Solare.
    A seguito di questo evento, la Terra diventa SOL 3.
    In realtà, secondo quanto comunicato dai Plejaren, il nostro Sistema SOL è adesso così composto:
    VULKAN/VOLKANO, un piccolo pianeta più vicino al Sole di MERCURIO;
    MERCURIO;
    VENERE (dal 6339.5 A.C.);
    TERRA;
    MARTE;
    CINTURA DEGLI ASTEROIDI (MALONA)
    GIOVE;
    SATURNO;
    URANO;
    NETTUNO;
    PLUTONE;
    Alcuni pianeti minori, tra cui ELIN e ANAR, secondo la loro denominazione.
    TRANS-PLUTO;
    UNI, conosciuto anche come NIBIRU, dal periodo orbitale di 3600 anni.

    Si aggiunge un altro pianeta, KATHEIN, di dimensioni simili alla Terra, adesso oltre l’orbita di Plutone, che sta abbandonando il Sistema SOL, poiché strappato dalla propria orbita dal Distruttore. E’ stato successivamente catturato da un braccio a spirale di un buco nero che lo sta attraendo verso se stesso. Il suo periodo orbitale è così lungo e la sua posizione è tale che, visto dalla Terra, KATHEIN per una coincidenza è sempre nascosto dal disco solare.

    Alla distanza di 150000 UA (Unità Astronomiche), circa 4000 volte la distanza tra Plutone e il Sole, si trova ciò che i Plejaren chiamano la “Prima Fascia”. E’ costituita, secondo le loro stime, da 1˙300˙000˙000˙000 di oggetti definiti come piccolissimi, piccoli, medi, grandi e molto grandi. Di questi, sempre secondo le loro stime, 130˙000˙000˙000 sono comete. Non si tratta né di ciò che noi chiamiamo “Fascia di Kupiert” né della “Nube di Oort”

    Ancora molto più distante, si trova la “Seconda Cintura”, sempre a forma di anello toroidale, come la prima. Vi si trovano moltissimi corpi celesti, come nella prima, inclusi pianeti anche molto più grandi della Terra. Assieme alle due cinture, si trova anche ciò che rimane della nube primordiale, particelle e altro, formatesi più di 5˙500˙000˙000 di anni fa, da cui ebbe origine tutto il Sistema SOL.

    Un saluto,
    Roberto

    FIGU-Landesgruppe Italia

 

 

 

 

Alcune ulteriori precisazioni:

 

Il Distruttore, considerato come corpo celeste solido, ha un’età di circa 5˙000˙000˙000 di anni. Il volume del Distruttore è di 1,72 volte la Terra ma la sua densità è molto superiore a quella della Terra. Alcuni dati:

Terra: volume circa 1,083.3 miliardi di m3, densità media di 5.516 grammi per cm3, velocità di rotazione attorno al proprio asse di 465 m/s (all'equatore).

Distruttore: volume 1,694.2 miliardi di m3, densità media di 7,18 g per cm3, velocità di rotazione attorno al proprio asse di 314,7 m/s (all'equatore).
Dati riferiti dai Plejaren nel 1981.

L’ultimo passaggio del Distruttore all’interno del Sistema Solare si è verificato nel 1680 DC e senza particolari conseguenze. I Plejaren sono riusciti a deviare il tragitto del Distruttore in modo che questo non rappresenti più una minaccia per noi, ma non abbastanza da evitare che ritorni di nuovo.
Questo tuttavia non costituisce un problema poiché il Distruttore ritornerà nel nostro Sistema SOL fra circa 1180 anni, nel 3175. Non rappresenterà più una minaccia anche perché, in quel lontano futuro, il nostro pianeta dovrebbe già essere stato abbandonato o comunque potrà essere evacuato molto agevolmente.

Se non fosse stato deviato, sarebbe ritornato nel 2255 DC causando enormi e devastanti distruzioni sulla Terra.
E’ stato deviato cambiando il periodo orbitale e di rotazione sul proprio asse. Distruggerlo o deviarlo in altro modo avrebbe causato conseguenze di gran lunga peggiori.
Perché i Plejaren sono intervenuti direttamente nonostante la “Legge di Non Interferenza” deviando il Distruttore mentre in altri casi non agiscono?
Il Distruttore ha causato enormi danni nel nostro Sistema Solare e al nostro pianeta proprio perché in passato fu deviato dal proprio corso “naturale” dai progenitori dei Plejaren stessi.

Quindi, i Plejaren hanno voluto riparare a un “danno” fatto in precedenza.

In casi come questo, un intervento è ammesso e non comporta alcuna violazione alla “Legge di Non Interferenza”.

“Legge di Non Interferenza”:
non solo per i Plejaren nei nostri confronti, ma per tutte le Civiltà negli Universi, vale la Legge di non Interferenza nelle questioni interne di un pianeta. Ogni Civiltà deve affrontare il proprio percorso evolutivo e deve risolvere i propri problemi e difficoltà autonomamente.

Tutte le Civiltà avanzate ed evolute spiritualmente riconoscono le importanti implicazioni di questa legge e la rispettano. Civiltà meno evolute spiritualmente ma comunque in possesso della tecnologia per compiere viaggi interstellari potrebbero non riconoscere l’importanza di questa legge e interferire nelle vicende interne di altre Civiltà procurando conseguenze molto gravi per lo sviluppo del corretto percorso evolutivo di queste ultime.

Un intervento di “aiuto” o di “salvataggio” potrebbe rientrare in questo caso, anche se fatto con le migliori intenzioni. Non a caso questa è una forma di interferenza che non è ammessa a meno di particolarissime eccezioni.
Esattamente per questo motivo i Plejaren più volte ci hanno ricordato e ammonito sul fatto che non dobbiamo aspettarci un aiuto esterno da parte di nessuno per risolvere i nostri problemi.
Ad esempio, se dovessimo iniziare una nuova guerra mondiale che porterà alla distruzione del nostro Pianeta, non interverrà nessuno per salvarci.
A meno che, e questa è una di quelle rarissime eccezioni cui accennavamo sopra, la distruzione del nostro pianeta non provochi la distruzione di Civiltà non terrestri totalmente estranee alla nostra follia o che possa provocare gravi danni alle strutture spazio-tempo degli Universi o, peggio ancora, danneggiare pericolosamente in qualche modo la Creazione stessa.
Ma questo non sembra essere il caso dell’esempio riportato, per cui possiamo tranquillamente autodistruggerci senza che nessuno ci fermi, come già e successo in passato ad altre Civiltà e come accadrà ancora in futuro a molte altre.
La Cintura degli Asteroidi del nostro Sistema Solare ne è un esempio tipico: infatti, come abbiamo visto, è ciò che rimane di un pianeta, chiamato Malona/Phaeton, che circa 73000 AC è stato distrutto dai suoi abitanti durante una guerra. Morirono più di 400 milioni di persone.
Pianeta totalmente distrutto e nessun “salvataggio” esterno.

Anche le catastrofi naturali rientrano esattamente in questo caso: se riusciamo a risolverle da soli bene, altrimenti le subiremo.
E’ così da sempre per tutti negli Universi: di nuovo, è successo in passato a molte Civiltà e accadrà in futuro ad altre.
Specialmente, come nel nostro caso, se poi queste catastrofi così naturali non sono. Infatti, sono conseguenza (ci è stato detto più volte) del principale problema che ci affligge e ci affliggerà nei prossimi secoli ma che ci siamo provocati da soli: la sovrappopolazione.
Questo vale, tra gli altri, per terremoti, tempeste, riscaldamento globale e il cambiamento climatico ecc. Tutti eventi causati in gran parte dagli effetti devastanti della sovrappopolazione ma che noi ancora riteniamo dovute soltanto a “cause naturali”.

Quindi, no, non interverranno in casi come questi.

un altro esempio di catastrofe naturale: i Plejaren ci hanno comunicato già da alcuni decenni che, se non interveniamo in tempo e da soli (e adesso ancora per poco abbiamo tutte le capacità per farlo), il 13 Aprile 2029 un meteorite di circa 350 metri impatterà la Terra causando enormi distruzioni. Questo meteorite, chiamato da noi “Apophis” e da loro “Meteorite Rosso” colpirà la Terra in una zona compresa tra il Mar Nero e il Mare del Nord, causando una grave lacerazione della crosta terrestre. Vi saranno distruzione e moltissime persone perderanno la vita.
Perché con il Distruttore sono intervenuti e nel caso di Apophis non lo faranno nonostante l’altissimo costo in termini di vite umane che verranno perse?
Perché la vicenda di Apophis sta seguendo il corso “naturale” degli eventi: è un evento naturale e con precise finalità.
E in casi come questi, come già ripetuto, a loro non è permesso interferire direttamente e non interverranno.
Ci hanno detto cosa, come, quando e perché questo evento potrebbe accadere e ci hanno detto che fra non molto, il tempo per un possibile intervento da parte nostra scadrà perché non avremo più margini e capacità tecnologiche per poter fare qualcosa. Non ci sarà più niente da fare.
Invece, cosa sta facendo il Genere Umano terrestre, noi?

Niente, assolutamente niente.

Nonostante questo, tuttavia, i Plejaren ci forniscono un aiuto nell’ambito di quanto a loro permesso, lanciandoci l’allarme per l’evento in corso e suggerendoci anche possibili soluzioni. Totalmente inascoltati, ovviamente, perché per molti Governi, scienziati, esperti di vario tipo eccetera, tutta la vicenda di Billy Meier e dei Plejaren è, nella migliore delle ipotesi, una assoluta balla creata da folli. Vedremo...

Quando queste Civiltà evolute aiutano, di fatto, quelle meno evolute nel loro percorso evolutivo in vario modo, come fanno a capire se un intervento o un aiuto è permesso o se si tratta di una forma d’interferenza non ammissibile e contraria alle leggi della Creazione? Questo apre un altro interessante e vasto campo che richiederebbe un approfondimento articolato. Brevemente, possiamo dire che se la loro capacità di analisi non è sufficiente per rispondere a questo interrogativo, se ne hanno necessità, possono avvalersi delle indicazioni e dei suggerimenti ricevuti da livelli superiori di esistenza, ancora enormemente più evoluti di loro e in grado di fornire indicazioni sicuramente valide.

Roberto
FIGU-Landesgruppe Italia