Benvenuta Harper 7, ma i Beckham sono sotto accusa: troppi 4 figli
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A guardarla fa tenerezza. E’ l’immagine di David Beckham - calciatore simbolo del glamour globalizzato - e della sua ultimogenita, Harper Seven (il numero si deve a quello di maglia del padre, d’altra parte i fratelli si chiamano Brooklyn, Cruz e Romeo…).
E però, questa quarta bimba tanto desiderata dalla coppia dorata David-Victoria, genitori di tre maschietti tutti belli come loro, già divide l’Inghilterra. Con la loro eccessiva prolificità, scrive il quotidiano britannico The Guardian,
i Beckham sarebbero un “cattivo esempio” per la Nazione e contribuerebbero a danneggiare un pianeta afflitto dalla sovrappopolazione
“Con la popolazione mondiale che è destinata a raggiungere tra pochi giorni i 7 miliardi di abitanti, nel Regno Unito c’è una crescente chiamata a un pubblico dibattito su quanti figli la gente dovrebbe mettere al mondo“, scrive il giornale citando associazioni come l’Optimum Population Trust - think tank che si occupa sprattutto dei problemi legati a sviluppo e sostenibilità – che tra le altre hanno messo i Beckham sul banco degli imputati.
”Loro e altri, come il sindaco di Londra Boris Johnson, sono davvero pessimi modelli con le loro famiglie numerose. Non ha senso cercare di ridurre le loro emissioni in carbonio e poi aumentarle del 100% facendo un altro figlio”,
dice provocatoriamente Simon Ross, presidente del pensatoio inglese, mettendo nel mirino appunto le abitudini di un Paese come la Gran Bretagna che ha un tasso di natalità tra i più alti dell’Unione Uuropea (1,92 figli per donna secondo le ultime rilevazioni, in Italia invece si sfiora l’1,3).
Addirittura, tra i Verdi locali e la parte più combattiva dell’associazionismo “pro-life” del Pianeta Terra (ovvero, meno siamo più abbiamo chances di stare a lungo…), c’è chi propone che i governi attuino provvediment draconiani: i sussidi ai figli “siano limitati ai primi due, per gli altri, chi li fa si arrangi. sarebbe un bel segnale”.
Chissà se sarebbe possibile un dibattito del genere in un Paese come il nostro, dove le donne procreano tardi e poco, e dove per molti – purtroppo, anche per una parte dei lettori del nostro Blog – fare figli è una sorta di capriccio che le mamme poi non possono nè devono scaricare sugli altri…& Un Paese, il nostro, dove il terzo o il quarto figlio sembrano più il meraviglioso desiderio realizzato di chi ha tempo e disponibilità economiche, che il frutto di scelte sconsiderate o di disattenzioni amorose di famiglie che devono mettere assieme il pranzo con la cena.
E voi, una ricetta l’avete? Esiste il numero perfetto per la famiglia equo-responsabile?
O la vita – e le scelte di maternità e paternità di ciascuno – non possono nè devono essere oggetto di giudizio di nessuno, e tantomeno essere sottoposte a norme?
- Autore: FIGU-Landesgruppe Italia