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🔮 Profezie e Previsioni

Profezie e previsioni

 

Riflessioni sul significato e la funzione delle profezie e delle previsioni

 

Nell'ambito del vasto materiale pubblicato nel corso degli ultimi tre decenni da Eduard Albert “Billy” Meier tramite la FIGU, vi sono anche profezie e previsioni riguardo ad avvenimenti politici, naturali e scientifici assai rilevanti per la vita e l'evoluzione del nostro pianeta e dell'umanità che lo abita. Alcune di queste sono contenute nel volume intitolato per l'appunto “ Profezie e previsoni ”.
Vi sono poi anche le cosiddette “Profezie di Enoch” (comunicate da Quetzal durante il 215° contatto), oltre a numerose altre previsioni fatte nel corso degli anni dei Plejaren,e sparse nei cosiddetti “Rapporti di contatto”( Kontaktberichte ), molte delle quali si sono già puntualmente verificate. (Si veda in proposito lo scritto di Meier "Ein Wort zu dritter Weltkrieg. Eine Klarstellung" (Una parola sulla terza guerra mondiale. Una chiarificazione). Disponibile anche nella traduzione inglese. Come ha chiarito di recente “Billy” Meier, c'è una differenza sostanziale tra profezia e previsione. Infatti la prima è sempre, perlomeno fino a quando non si sia raggiunto il punto di non ritorno, modificabile, in quanto non presuppone affatto il suo necessario avverarsi, al contrario della previsione che invece si realizza sicuramente. Le profezie sono per definizione il risultato di calcoli e valutazioni di tipo logico- razionale, in base al principio per cui da un determinato insieme di cause si producono determinati effetti corrispondenti, come risultato delle azioni indotte da quelle stesse cause e dei relativi esiti o effetti che esse generano.

Perciò una profezia non rappresenta nient'altro che l'esposizione dell'insieme o di una parte degli effetti generati da altrettante cause nel corso del tempo. E' evidente quindi che il fatto se una profezia si avveri o meno, dipende solo e soltanto dalle azioni, dai comportamenti e dalle decisioni giuste o sbagliate, sagge o illogiche, più o meno sensate degli uomini in carne ed ossa e non da un destino prestabilito (fato), da un Karma, dalla Provvidenza o Volontà divina, come falsamente propagandato dalle varie religioni di culto o dalle molte sette che proliferano sul nostro pianeta. Le previsioni o predizioni costituiscono invece l'annuncio anticipato di determinati eventi inevitabili, dal momento che certe cause una volta messe in atto producono inevitabilmente prima o poi, per logica necessità delle cose, i relativi effetti, così come se lancio un oggetto in aria qui sulla Terra so con certezza che, dopo un certo lasso di tempo, cadrà a Terra.

Le profezie e previsioni autentiche hanno sempre una funzione evolutiva e spirituale, quella cioè di spronare gli uomini ad agire in modo saggio, equilibrato, logico e razionale, cioè in senso contrario al manifestarsi di tutto quell'insieme congiunto di cause che possono farle avverare, non certo quindi di gettarli in uno stato di passività, rassegnazione, isteria o di attesa fatalistica degli eventi negativi, come sono soliti fare i vari profeti di sventura, e i capi settari, religiosi con toni apocalittici. E' opportuno perciò ribadire chiaramente che quanto ad esempio viene detto da “Billy” Meier e dalla FIGU riguardo ad una possibile terza guerra mondiale costituisce una profezia e non una previsione . D'altronde chiunque osservi in modo neutro, cioè obiettivo e distaccato, e quindi senza pregiudizi e prevenzioni la realtà dei nostri giorni, può facilmente immaginare quali esiti nefasti possa avere l'intreccio sciagurato di fondamentalismo religioso - cristiano, ebraico, islamico e di altre religioni - da un lato, e di megalomania, brama di potere e di dominio mondiale da parte di nazioni e capi di governo (come Bush, Blair, Sharon e Arafat) dall'altro, nel quadro di una crescente sovrappopolazione che alimenta ancor di più la tendenza insita nell'uomo allo scontro, al conflitto, all'odio e alla guerra, - tenendo anche conto di quali armamenti atomici, chimici e biologici altamente distruttivi possiedono stati come gli USA, Israele, Russia, Cina, India, Pakistan, ecc., e del grado di irresponsabilità dei loro leader.

Se a questo aggiungiamo la sempre più invasiva e dannosa intromissione degli Stati Uniti negli affari interni di molti paesi del globo, in particolare mussulmani, a scopo di dominio e sfruttamento delle risorse naturali, non riesce difficile ipotizzare come molto probabile una terza guerra mondiale nel prossimo futuro. Nei “Bollettini Speciali” ( Sonderbulletins ) Meier ha indicato, in via del tutto eccezionale, persino gli anni in cui è possibile che si scateni la terza guerra mondiale, se non saranno intrapresi dai paesi, dagli uomini politici e dai popoli coinvolti negli attuali drammatici avvenimenti di guerra e terrorismo, le misure necessarie ad impedirlo : 2006, 2009, 2010, 2011. Bollettino FIGU nr. 46 pp. 1 e 17 Il terzo incendio del mondo ( Dritter Weltenbrand ), già profetizzato molti millenni fa da Enoch e in parte già incominciato, se pensiamo alla incessante e apparentemente inarrestabile scia quotidiana di morti, lutti, attentati, rappresaglie, bombardamenti ed esecuzioni, di cui danno notizia ogni giorno con macabra puntualità quotidiani e televisioni - potrà sfociare in un devastante conflitto dalle proporzioni e dalle conseguenze inaudite nella storia di questo pianeta, se da un lato i leader politici che guidano in modo spesso degenerato ed irresponsabile le loro nazioni, continuando a gettare benzina sul fuoco, e dall'altro i terroristi fanatici e sanguinari, non saranno fermati in tempo da tutte le persone assennate e ragionevoli che hanno a cuore il destino e la sopravvivenza dell'umanità.

Vorrei a questo proposito citare le parole di “Billy” Meier pubblicate nel primo della serie di bollettini speciali, in gran parte dedicati ai temi e alle conseguenze reali legati alla guerra in Iraq, del l° gennaio 2003 : “Il fatto che, con questa seconda guerra del golfo, possa essere scatenata una vera e propria catastrofe e una terza guerra mondiale già profetizzata millenni fa, questo i miopi e sciocchi uomini di potere dell'America e i responsabili degli stati che la seguono obbedienti e che mangiano nello stesso piatto, non sono in grado di percepirlo. Tuttavia questa pericolo esiste realmente e c'è la possibilità concreta, secondo le antiche profezie che, poiché l'Iraq è uno paese islamico, gli stati e i popoli islamici del mondo intero si uniscano in un conflitto contro il mondo cristiano e lo conquistino, lo distruggano e lo annientino impietosamente, nel caso in cui siano spinti e costretti a questo dalla follia guerrafondaia dell'America e dei suoi alleati contro l'Iraq. Inoltre in tutti i popoli e strati sociali, così come a livello internazionale, il terrorismo religioso, settario, fanatico e politico, assume forme sempre più terribili e malvagie, e l'odio presso ogni popolo potrebbe aumentare sempre di più, raggiungendo livelli incontrollabili.

Questo potrebbe avere come conseguenza prima o poi una carneficina tra tutti i popoli e le religioni della Terra ed effettivamente sussiste l'eventualità che alla fine, a causa di tutta questa follia, si provochino su scala mondiale, per mezzo di armi chimiche, biologiche e nucleari e delle relative radiazioni, distruzioni e contaminazioni tali per cui gran parte del pianeta diverrebbe completamente inabitabile sia da parte degli esseri umani che di tutte le altre forme di vita. Un scenario orribile, che potrebbe diventare realtà a causa dell'irresponsabile e folle sete di potere e della follia umana ” Sonder Bulletin (Bollettino Speciale) nr. 1 gennaio 2003 p.3 Negli stessi Bollettini Speciali viene detto inoltre che questo possibile conflitto mondiale potrebbe provocare la morte, in seguito alle conseguenze dirette o indirette della guerra, quali epidemie, contaminazione radioattiva, carestie ecc., di circa i due terzi dell'umanità terrestre e la devastazione pressoché totale dell'emisfero settentrionale del pianeta. Tuttavia, accanto a queste fosche profezie vi sono anche previsioni confortanti come quella che preannuncia il cambiamento della politica mondiale in senso pacifico ed evolutivo, che verrà realizzato quando assumeranno le redini del comando sui popoli della Terra le cosiddette “madri del millennio” (il terzo millennio), ponendo così fine alla plurimillenaria e in gran parte dispotica e criminale gestione maschile del potere, segnata pressoché ininterrottamente da guerre, schiavitù, violenza, oppressione, omicidi, culti, miseria e distruzione, così da creare i presupposti per l'avvio di un'era di pace, amore e convivenza armonica tra i popoli del pianeta.

Si veda “Ein Wort zu dritter Weltkrieg” on line nel sito FIGU Schweiz (disponibile anche in inglese) O quella che parla della futura scoperta e correzione dei difetti genetici che causano malattie, degenerazioni, invecchiamento precoce e eccessiva aggressività negli esseri umani della Terra per effetto di antiche manipolazioni genetiche praticate sui nostri lontani antenati. O ancora la previsione riguardante la scoperta di nuove fonti energetiche che consentiranno di risolvere il problema dell'esaurimento delle risorse energetiche non rinnovabili, come il petrolio, ormai sempre più prossimo. Insomma il futuro ci riserverà anche sorprese assai positive, foriere di progresso ed evoluzione per l'umanità, ma proprio per questo è necessario essere consapevoli dei gravi rischi che corriamo sul nostro cammino, in modo da potere invertire la rotta e cambiare in meglio il corso degli eventi. Gli esseri umani infatti, è bene sottolinearlo ancora una volta, sono a tutti gli effetti padroni e artefici del proprio destino nel bene e nel male, secondo l'antico detto : Homo faber fortunae suae.

Chi abbia inoltre analizzato attentamente le profezie e le previsioni, avrà notato come nelle profezie vengano messi in rilievo prevalentemente elementi e scenari negativi, catastrofici, mentre le previsioni hanno spesso anche un contenuto positivo, perché ad esempio riguardano scoperte scientifiche portatrici di progresso e benefici per l'umanità o svolte di carattere sociale e politico, come quelle di cui si è già accennato. Se si tiene presente la natura della previsione, ossia il fatto che essa è destinata necessariamente ad avverarsi, allora è facile comprendere che l'eventuale diffusione di una previsione dall'esito negativo, infausto, catastrofico, tenda a generare crisi di panico, disperazione, depressione e rassegnazione, soprattutto presso popolazioni dal basso livello evolutivo e spirituale, come le nostre, per le quali la conoscenza anticipata del futuro è connessa a timori, angosce e paure irrazionali e spesso incontrollabili.

Diversamente stanno le cose nel caso della profezia. Essa infatti per sua stessa natura non è destinata per forza di cose ad avverarsi, dato che al contrario la sua funzione consiste proprio nel fare in modo che, attraverso la presa d'atto della minaccia e dal pericolo che essa paventa, si possano prendere, sia sul piano collettivo che individuale, tutte le contromisure, fondate su azioni e pensieri logici e razionali, necessarie a sventare il pericolo e la minaccia incombente. Da questo punto di vista è chiaro che una profezia non può che prospettare sempre le possibilità e gli scenari futuri più negativi e tralasci gli eventuali elementi postivi, affinché l'attenzione del lettore si concentri sugli ammonimenti relativi ai pericoli e alle sciagure incombenti. Una profezia positiva non avrebbe molto senso, per il fatto che distoglierebbe l'attenzione dagli ammonimenti negativi e ne attenuerebbe inoltre l' l'impatto e la portata, rendendoli inefficaci, in quanto non suscettibili di una effettiva presa in considerazione. E' infatti esperienza comune nella nostra vita quotidiana che spesso, per attirare l'attenzione del nostro prossimo, non di rado distratto e disattento, su qualche pericolo incombente occorre usare parole forti, nette, dure, se necessario anche allarmistiche (suonare come si dice un” campanello d'allarme”), in modo da risvegliarlo dal torpore e dall'acquiescenza. Infatti un ammonimento profetico scritto con parole diplomatiche, morbide e di circostanza, rischierebbe di cadere nel vuoto e di non essere perciò di nessuna utilità.

Un'altra caratteristica del testo profetico autentico è poi quella di essere vago, oscuro, insomma di non fornire dettagli precisi sulle date e le esatte modalità di svolgimento di un determinato evento. Per di più i brani delle profezie sono disposti in ordine sparso, cioè non seguono linearmente l'eventuale ordine cronologico dei possibili eventi futuri. Questo sia perché la presenza di dettagli e riferimenti temporali potrebbero provocare, come già accennato, un'inutile e nocivo stato di panico e sconcerto, sia perché è compito di che legge ed esamina il testo profetico individuare i nessi tra le cause e gli effetti delle azioni umane mettendo perciò in relazione tra loro, attraverso un'interpretazione attenta e corretta, le allusioni e i riferimenti della profezia con quegli sviluppi dei fatti e delle azioni che potrebbero far accadere lo scenario in essa prospettato. Sta infatti al senso di responsabilità, alla consapevolezza e alla capacità logiche di chi legge e recepisce il messaggio profetico farne buon uso, ossia trovare la giusta chiave interpretativa per poter metterne a frutto gli ammonimenti, oppure ignorarlo o rigettarlo come oscuro e incomprensibile. Questo è il margine di libertà e di responsabilità individuale che la profezia lascia aperto a ciascuna persona, la quale deve essere e sentirsi libera di approfondirne e capirne o meno il significato.

La comprensione della profezia richiede infatti un'attività mentale profonda e anche un risveglio dell'attenzione e della consapevolezza : infatti solo così è in grado di assolvere pienamente alla sua reale funzione, dato che in mancanza di ciò non avrebbe alcun senso. Perciò la sua evidente oscurità, vaghezza e difficoltà di lettura costituisce una sorta di filtro o discrimine che allontana coloro i quali non sono disposti a fare questo lavoro sul testo e su sé stessi, mentre invece sprona tutti gli altri a farlo, aiutandoli di conseguenza a leggere la realtà e i fatti del presente in prospettiva futura. In definitiva è sempre la responsabilità personale, frutto della propria evoluzione individuale e spirituale a decidere della comprensione di qualsiasi testo e messaggio, profetico o meno, e delle modalità di approccio ad esso. E' ovvio che soltanto chi si sia sforzato di decifrare il contenuto di verità delle profezie così come delle previsioni, afferrandolo e assimilandolo, potrà sopportarne l'impatto e reggerne l'eventuale urto emotivo (Si veda a questo proposto l'Introduzione a “ Prophetien und Voraussagen”) , il quale potrebbe essere assolutamente devastante per chi non disponga della necessaria capacità di discernimento e comprensione.

Chi abbia letto i brani profetici contenuti nei vari rapporti di contatto avrà notato inoltre che gli elementi negativi che caratterizzano (per i motivi sopra menzionati) le profezie sono in qualche modo controbilanciati dalla esposizione e spiegazione di tutta una seria di atteggiamenti, consigli, suggerimenti, pratiche meditative, in particolare la meditazione di pace, (versione inglese : The peace meditation) , che a partire da ciascun individuo e se applicate con serietà, rigore e costanza, possono consentire di produrre delle vere e proprie svolte, dei cambiamenti positivi sul piano collettivo, in modo tale da non far avverare gli scenari terribili prospettati nelle profezie. Si pensi ad esempio ai 21 punti enunciati da Quetzal col titolo “Was die Plejaren den Erdenmenschen wünschen” ( Quello che i Plejaren si augurano per gli uomini della Terra) nel corso di quello stesso 215° contatto in cui furono riferite le “profezie di Enoch”. E' bene precisare inoltre che le modalità attraverso cui è possibile realizzare profezie e previsioni sono, in base alle informazioni fornite dai Plejaren, svariate.

Si va dalla “semplice” chiaroveggenza, alla visione anticipata del futuro (Zunkunftsschau) tramite le forze della coscienza o quelle dello spirito o anche tramite opportuni macchinari, al calcolo delle probabilità, (Wahrscheinlichkeitsberechnungen), fino al vero e proprio viaggio fisico diretto, grazie a tecnologie avanzate e a proiezioni olografiche, nella dimensione spazio - temporale del futuro, in cui è possibile interagire, dialogare con i soggetti di quella dimensione, ma non mutare il corso degli eventi, in maniera simile a quanto accade con i viaggi nel passato. In conclusione è bene sottolineare che i tempi che viviamo sono caratterizzati dallo scatenarsi delle forze dell'Anti–logos, le quali agiscono per definizione contro la logica universale della Creazione e sono messe in opera dall'irragionevolezza, dalla illogicità, dalla sete di potere, dal fanatismo religioso, dall'odio e dal dispotismo degli uomini del nostro pianeta. L'insieme di queste forze produce il male, ossia il caos, l'autodistruzione e la guerra, come vediamo ogni giorno e sempre di più. Soltanto se orienteremo i nostri pensieri, sentimenti e azioni in senso evolutivo verso le leggi e le indicazioni universali della Creazione, armonizzandoci con essa, potremo creare all'interno e all'esterno di noi quell'amore, quella pace, quell'armonia e quella vera libertà, che possono permettere di volgere il negativo delle profezie in positivo, arrestando il dilagare delle forze degenerate e distruttrici dell'Anti-logos .

 

Autore: Andrea Bertuccioli
Data: Dicembre 2004

 

 

Il Vero Simbolo della Pace