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Pace

Quando è troppo?

[Traduzione dell'originale : "Wieviel ist genug? " ] <<< click per testo originale

 

L'America, la terra dalle possibilità illimitate, la terra della libertà e della democrazia. E' da oltre 400 anni che l'America scrive la storia, una storia fatta di sangue, di terrore, di lacrime e di oppressione come il genocidio delle popolazioni indigene, o della schiavitù della razza nera la quale venne rapita nel Continente Nero e deportata. Una storia fatta di terrore ambientale, di devastazione inaudita e di guerre che riguardano quasi tutti i paesi di questa Terra. Neanche la Terra è sufficientemente grande per placare la sete di potere americana. Persino lo spazio deve per ultimo prestarsi e far posto alla follia espansionistica americana. Ci si dibatte ormai per la supremazia dello spazio con ogni mezzo, inclusi satelliti militari killer, e tra non molto ogni millimetro della nostra vecchia madre Terra verrà da essi sorvegliato. Follia megalomane verso il potere, nella sua perfezione. Qui la critica non è rivolta ai comuni cittadini americani, ma al contrario, è rivolta invece al governo degli Stati Uniti, sempre più irresponsabile e criminale, il quale viene istruito, pilotato e manipolato dalle multinazionali petrolifere, dall'industria bellica e da potenti gruppi industriali.

Come se tutto ciò non bastasse purtroppo ci ritroviamo oggi con un uomo folle, megalomane avido di potere e imbevuto di follia religiosa che risiede al vertice del potere, come presidente degli USA, George W. Bush, il più potente uomo del mondo, e dall'11 Settembre 2001 in poi, l'autonominatosi supremo cacciatore di terroristi. Questo uomo ha ora l'intenzione di liberare gli uomini della Terra da un dittatore malvagio, il quale, con le proprie armi di distruzione di massa, rappresenterebbe un pericolo per il resto dell'umanità. In questo il Signor Bush, con la sua nuova filosofia mondiale, dimentica un punto importante: che soprattutto gli USA stessi sono il paese che detiene la maggior parte delle armi di distruzione di massa.

Che si tratti di armi atomiche, biologiche o chimiche, un tale arsenale come quello posseduto dagli USA è unico sul nostro pianeta. L'America da sola possiede più armi di distruzione di massa di tutti i restanti paesi del mondo messi assieme e, in tutti gli anni, si è sempre rifiutata ostinatamente di smantellare certe armi del proprio arsenale. Al contrario, ieri come oggi si continuano sempre più a sviluppare e a produrre armi di questo genere. Dall'altro lato però l'America ha inoltre la sfacciataggine di disarmare o di dichiarare guerra ad altri stati in tutto il mondo, inventandosi di sana pianta liberamente e bugiardamente motivazioni quali la “Sicurezza Nazionale” al fine di poter così annettere questi paesi agli Stati Uniti: in verità il vero movente sono le risorse naturali e la posizione strategico/militare di tali paesi. Così facendo l'America si insedia pian piano in tutto il mondo.

E l'umanità ha mantenuto e mantiene tuttora il silenzio su questi misfatti. Per questo io chiedo: Quando è troppo? Qual è il limite? Che cosa deve ancora accadere per far sì che l'umanità finalmente si risvegli? Il governo americano se ne frega totalmente delle decisioni e degli accordi del resto del mondo. Che si tratti della tutela ambientale, delle problematiche legate al clima, del protocollo di Kyoto, della protezione delle specie o delle mine antiuomo ecc. solo per fare alcuni esempi. Non dimentichiamoci che poi, per quanto concerne l'Iraq - ciò che spinge l'aspirante cowboy Bush alla guerra - è il fatto che Saddam Hussein sia giunto al potere in particolare attraverso il sostegno americano e complotti vari, e poté così costruire in tal modo il suo potenziale militare, come è oggi.

Appoggiando dittatori pazzi, il conto verrà prima o poi presentato. Da tempo agli USA non importava più destituire un despota, poiché con i loro servizi segreti essi avrebbero avuto sufficienti occasioni per farlo. Si ricordi solamente la prima guerra del Golfo, scatenata da Bush senior, oppure delle leggendarie truppe d'elite americane. Agli Stati Uniti interessa soprattutto l'ampliamento del loro potere nel Medio Oriente e nel resto del mondo. In Iraq in particolare gli americani sono interessati alle riserve di petrolio e ad altre eventuali innumerevoli risorse, e a tale scopo viene accettata addirittura come inevitabile una “guerra al Terrore”, che richiederà innumerevoli vite umane innocenti, cosa che al nostro potente amico e, sotto ogni punto di vista irresponsabile, George W. Bush, non importa proprio niente.

In questo caso, potrebbe trattarsi di una guerra, della quale si potrebbero perdere facilmente le redini, e trasformarsi quindi rapidamente in una Terza Guerra Mondiale. Rimane infatti aperta la questione se i restanti Stati islamici accettino facilmente questa espansione del potere americano o se vedano la guerra all'Iraq semplicemente come l'inizio della loro presa di potere e dominio del mondo, in seguito alla quale il mondo islamico si sollevi e dia inizio ad una guerra globale di resistenza, come già accade attraverso l'organizzazione terroristica Al-Qaida di Osama Bin Laden. Solamente nel momento in cui gli Stati Islamici si scateneranno e risponderanno con una guerra terroristica, allora il mondo e la sua intera popolazione saranno condannati.

 

Silvano Lehmann
Svizzera