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Domande frequenti sul fatto di "Credere" al messaggio

In questa sezione si possono leggere le risposte ad alcune tra le domande che ci vengono più frequentemente poste. Per spiegazioni più dettagliate in merito ai vari argomenti trattati dalla FIGU, è possibile utilizzare il Forum in lingua italiana ove, nei limiti della nostra conoscenza, alcuni moderatori faranno il possibile per dare chiarimenti e risposte.

La presente sezione è stata suddivisa in diversi articoli, i quali vertono:

 

1.Perché dovrei credere a tutto ciò ?

Esiste una distinzione fondamentale e assolutamente ineliminabile tra credere e conoscere o sapere. Credere a qualcosa, avere fede in qualcosa o qualcuno, significa infatti riconoscere e accettare ciecamente e irrazionalmente (illogicamente) come vero qualcosa che è e rimarrà indimostrabile. Conoscere e sapere significa invece indagare, studiare ed esaminare qualcosa (sia esso un dato, un fatto o una idea) tramite la propria consapevolezza, la ragione e l’intelletto e confrontarlo con i dati dell'esperienza e con la realtà oggettiva e conosciuta, in modo da verificarne e dimostrarne l’eventuale verità ed effettività. Inoltre l’acquisizione di nuove conoscenze di tipo evolutivo, ossia legate all’evoluzione della consapevolezza, passa attraverso un processo di vaglio e di graduale assimilazione interiore dei dati o elementi della conoscenza, tale da condurre ad una loro consapevole dimostrazione interiore.

Ciò è possibile soltanto attraverso una intensa, costante e autonoma attività di pensiero e di ricerca e attraverso uno sforzo lucido, consapevole e responsabile volto all’innalzamento del livello di evoluzione della propria consapevolezza. La fede al contrario necessita di dogmi, ossia di asserzioni che come tali possono e devono soltanto essere credute e accettate per quelle che sono, senza essere mai criticate e messe in discussione, dal momento che ciò farebbe vacillare e infine crollare l’intero edificio della fede che poggia su di esse. Ne consegue quindi che il credere e la fede sono fattori assolutamente antievolutivi che generano all’interno di un essere umano soltanto stagnazione, inevoluzione, inconsapevolezza, e non di rado perdita del senso della realtà e fanatismo. Al fedele e credente è richiesto soltanto di credere semplicemente a qualcosa o qualcuno che non potrà mai essere dimostrato come reale, per cui in lui tende a instaurarsi una pigrizia e una sostanziale inattività del pensiero e della consapevolezza. Al contrario la conoscenza e la sapienza richiedono un’attività di pensiero e un lavoro della consapevolezza costanti e ininterrotti.