Articoli

Esempio di astronavi a fascio Plejaren

Nei viaggi effettuati in prima persona, Billy ha potuto vedere all'interno di tali astronavi molti tipi di apparati, alcuni dei quali sono brevemente descritti più avanti. Ulteriori dettagli si possono trovare nel libro ...und sie fliegen doch!  (versione in inglese: And Stiil they fly!), di Guido Moosbrugger.

 

LA LEGA METALLICA

L'involucro esterno di un veicolo spaziale Plejaren è costituito da una lega composta di rame, nichel e argento, parzialmente arricchita con oro per alcune particolari funzioni. Tutte le pareti esterne della nave sono totalmente prive di giunture e rivetti, poiché lo scafo è frutto di una singola colata.

Ovviamente questa lega di metallo, sebbene particolarmente morbida, ha tutte le caratteristiche richieste per ogni genere di manovra di aerea. Il materiale (rame, nichel e argento) viene prodotto attraverso sette cicli di lavorazione a partire dal piombo puro.

Nel primo ciclo di lavorazione, vengono raccolte le varie sostanze contenenti piombo dall'atmosfera dei corpi celesti, dall'acqua e da alcune piante.

Queste sostanze poi sono trasformate in piombo purissimo attraverso alcuni processi molto complicati e tali da non lasciar traccia di impurità.

Nel secondo ciclo di lavorazione, vengono isolate tutte le radiazioni nocive contenute nel piombo puro, visto che ogni oggetto assorbe dall'ambiente ogni tipo di vibrazione e radiazione, immagazzinandola con maggior o minor intensità, per poi, successivamente, rilasciarla nell'ambiente.

Il terzo ciclo di lavorazione liquefa il piombo e, attraverso l'utilizzo di determinate vibrazioni, ha luogo una trasformazione fino al completo sviluppo del nuovo prodotto.

Sono necessari parecchi processi di lavorazione per questa trasformazione.

Nel quarto e quinto ciclo di lavorazione, il futuro prodotto finito viene pressato ad intermittenza attraverso una spirale di raffreddamento con la quale si formano dei piccoli pezzi di metallo.

Il processo è ripetuto più volte fino a quando non si ottengono le caratteristiche ottimali desiderate.

Nel sesto ciclo di lavorazione, la lega viene prodotta ed ultimata. In questo ciclo, che è anche l'ultimo, la fabbricazione delle piastre di metallo è finalmente completata e le stesse sono pronte all'uso.

Come già accennato, l'intero involucro di metallo di una nave è prodotto da un singolo pezzo senza saldature.

La cosa notevole di questo processo produttivo è questa: dalle lezioni di chimica, sappiamo che una lega di metallo contiene le stesse sostanze che esistevano prima di venir combinate. L'ottone, ad esempio, è composto del 70-80 percento di rame e del 20-30 percento di zinco. I Plejaren utilizzano soltanto piombo puro senza ulteriori sostanze per la loro lega di rame, nickel e argento e, a prodotto finito, non vi e' più traccia di piombo.

Dunque, che ne è stato del piombo?

I Plejaren utilizzano una tecnica vibrazionale a noi sconosciuta che liquefa i metalli senza riscaldarli che può essere definita come un processo di fusione a freddo.

In linea di principio, una trasformazione diretta dei materiali è possibile e chi dispone di questa tecnica può trasformare l'elemento chimico del piombo direttamente nella lega desiderata senza processi intermedi.

Nemmeno i Plejaren hanno scoperto, fino ad oggi, la formula miracolosa per questo misterioso processo (e la trasformazione del piombo nella lega finale desiderata avviene attraverso diverse fasi di lavorazione - ndr).

In ogni caso è universalmente possibile trasformare l'elemento piombo in oro, cosi come tutti gli alchimisti di questo mondo, di volta in volta, hanno sempre cercato.

Ma come già detto, fino ad oggi nemmeno i Plejaren hanno trovato questa pietra filosofale.

 

 

 

FINESTRINI "INTELLIGENTI"

 

Particolare finestrini intelligenti

 

In molte delle fotografie scattate da Billy Meier è possibile riconoscere sulle astronavi dei finestrini di un colore arancio intenso. Sebbene sia possibile dall'interno dell'astronave vedere all'esterno attraverso tali finestrini, questo non è il loro impiego principale. Di fatto, tali finestrini sono dei veri e propri sensori tramite cui composizione, pressione e temperatura dell'atmosfera posta all'esterno dell'astronave stessa sono analizzate. L'equipaggio può avere in modo immediato un'indicazione sulla compatibilità dell'atmosfera esterna attraverso un codice colori. La superficie esterna di tali finestrini, infatti, è trattata con un materiale sensibile specifico che assume vari colori in funzione della tollerabilità: arancio per atmosfere compatibili, giallo, blu, verde o rosso per atmosfere non compatibili. Sul cockpit posto all'interno dell'astronave vi è un dispositivo che emette un colore corrispondente alle diverse situazioni: nel caso di atmosfere compatibili, un colore verde-giallastro.

Per uscire all'esterno in presenza di un'atmosfera incompatibile, l'equipaggio è obbligato a indossare una idonea tenuta protettiva (tuta e casco). Se questo non avviene, un sistema automatico di sicurezza impedisce all'equipaggio stesso ogni possibilità di uscita. I Plejaren riferiscono che questo sistema di sicurezza è assolutamente perfetto e non è soggetto ad alcun tipo di malfunzionamento.

Questi finestrini diventano di fatto trasparenti solo nello spazio esterno, dove non vi è alcun tipo di atmosfera.

Per l'osservazione esterna durante il volo, gli equipaggi di tali astronavi non ricorrono a finestrini o superfici trasparenti di vario tipo, ma a schermi dedicati o dispositivi di altro tipo.

 

 

OSSERVAZIONE ESTERNA DELLA SUPERFICIE SORVOLATA

Oltre allo spazio esterno all'astronave in senso generale, è possibile osservare in dettaglio la superficie sorvolata visualizzandola su schermi adibiti a tale funzione tramite un apparato "analizzatore di superficie". L'equipaggio può selezionare il campo di vista desiderato e ingrandire a piacimento dei dettagli posti anche a notevoli distanze. Se si sta cercando qualcosa in particolare, è possibile individuarlo automaticamente tramite l'analizzatore stesso e visualizzarlo sullo schermo principale con qualcosa di simile al "picture in picture" dei nostri schermi televisivi.

 

 

ELMETTO DELLA MEMORIA

Il casco mnemonico viene posto sulla testa come un asciugacapelli, al fine di richiamare le conoscenze e le abilità memorizzate dalle precedenti incarnazioni in modo molto semplice e veloce. A seguito di ciò, le abilità risvegliate non potranno più andar perdute.

Tuttavia, vi è una condizione immutabile associata all'utilizzo di questo metodo: il suddetto vantaggio può esser usato esclusivamente per la propria evoluzione e il completamento della "missione". Un dispositivo di sicurezza situato nel cervello, blocca l'accesso al grande patrimonio di conoscenze ed abilità se la persona in questione desidera abusarne anche solo in parte per ragioni puramente materialistiche o dimostrative. Inoltre, il blocco entra immediatamente in funzione se qualcuno dovesse rischiare di ottenere un'accesso forzato a questa conoscenza, tramite, ad esempio, l'ipnosi per test scientifici o altri fini.

Tutti i tentativi del genere sarebbero destinati, fin dall'inizio, al fallimento.
I precedenti tentativi di ipnotizzare Billy hanno dimostrato che questo blocco è cosi efficacie che chiunque pensasse di strappargli fuori qualcosa, nonostante tutti gli avvertimenti, metterebbe a rischio la propria vita.

 

 

PARALIZZATORE A VIBRAZIONI E ALTRI DISPOSITIVI

Ecco altri dispositivi che Billy vide all'interno delle astronavi Plejaren:

  • il paralizzatore a vibrazioni paralizza o mette temporaneamente fuori uso i veicoli in movimento:
  • con un altro apposito dispositivo, ogni macchina fotografica o videocamera può venir bloccata in modo tale che non possa venir presa neanche un'immagine;
  • con un particolare dispositivo era possibile a Billy scattare fotografie dall'interno di una nave Plejaren senza alcuna grave perdita in termini di qualità, cosa che accadeva sempre senza tale apparato;
  • fu necessario costruire un particolare meccanismo per permettere una agevole comunicazione radio dall'interno di una nave Plejaren impiegando un nostro trasmettitore terrestre. In caso contrario, non un singolo messaggio radio sarebbe potuto sfuggire dall'astronave, poiché essa assorbe tutte le onde radio.

 

 

CANNONE LASER

Come dicevamo anche in precedenza, le astronavi dei Plejaren sono equipaggiate anche con armi potentissime. Fra queste, una volta fu permesso a Billy di utilizzare un cannone laser. In quel caso fu impiegato per l'eliminazione di un pericolosissimo nido di microbi ma la potenza e la possibilità di configurazione del sistema sono tali da poter distruggere ben altri tipi di minacce.

 

 

TRASMETTITORE DELLE CONVERSAZIONI DEI CONTATTI

Utilizzando la telepatia, il trasmettitore delle conversazioni dei contatti trasmette alla persona contattata, in forma simbolica, l'esatta formulazione di una conversazione di un contatto. Questi, successivamente, traduce l'impulso ricevuto sotto forma di simboli nella nostra lingua e lo batte su una macchina da scrivere o analogo dispositivo.

 

 

ANALIZZATORE DEI PENSIERI

Tramite questo apparato è possibile leggere in maniera assolutamente esatta i pensieri provenienti, ad esempio, sia dalla consapevolezza materiale che dal subconscio materiale di un essere umano.

I pensieri sono rilevati da questo dispositivo, decodificati e presentati su un apposito schermo in forma grafica attraverso simboli che devono essere interpretati. La capacità di analisi e "lettura" dei pensieri tramite questo sistema, che è assolutamente indolore e non percepito da chi è esaminato, è totale. È necessario precisare, tuttavia, che i Plejaren ricorrono all'impiego di questo apparato solo in casi particolari e nel rispetto di leggi molto precise e vincolanti.

Questo dispositivo può essere impiegato in abbinamento, tra gli altri, all'Indicatore di posizione dell'astronave e all'analizzatore di superficie: è possibile, ad esempio, individuare una persona specifica ovunque si trovi tramite l'analizzatore di pensieri, visualizzarlo su uno schermo tramite analizzatore di superficie e, volendo, dirigervi l'astronave grazie all'Indicatore di posizione.