🛸 Ufologia

Già da secoli e persino da millenni, per quanto riguarda la storia della civiltà europea, indiana, araba antica, estremo orientale e degli indiani americani, vi sono miti e leggende che parlano del “fuoco” che è caduto dal cielo che poi è risalito. Dischi rotondi e luminosi che si muovevano qua e là e che costituivano i veicoli spaziali per gli déi che discesero dal cielo.

Quale civiltà non è ricca di tali eventi storici e di racconti dal sapore avventuroso sempre e comunque affascinanti agli occhi di un osservatore odierno. Persino nell’attuale epoca dei computer continuano a esserci eventi e avvenimenti inspiegabili attraverso l’odierna visione e comprensione del mondo, riguardanti proprio il tema dell’ufologia. Come possono aver percepito tutto questo gli antichi Maya, gli abitanti dell’India, i cinesi, gli egizi, ecc.? Purtroppo l’ufologia nella nostra epoca si è sviluppata più come un ramo commerciale per i più svariati autori, i cosiddetti contattisti, i channeler, i ricercatori di UFO ecc., cosa che in ultima analisi ha indotto una isteria collettiva riguardo ai rapimenti.

Porsi al centro dell’attenzione altrui e attirare l’interesse del pubblico, conviene spesso molto di più che non essere sinceri e fornire o cercare risposte a tutti gli interrogativi che sorgono e continuano a sorgere. Un’osservazione lucida a riguardo, data la grande quantità di libri e di informazioni, non è più quasi possibile. Il culto di massa dell’esoterismo, ci ha mostrato fin troppo chiaramente con quanta rapidità un tema serio possa scivolare in mera fantasia e speculazione e come le persone scrivendo i loro libri, cerchino più di risparmiare sulle spese per l’analista che di mettersi al servizio di un fatto reale in quanto tale. Indipendentemente dal fatto che siano persone comuni o che siano entusiasti ufologi a osservare le fotografie scattate da “Billy” Eduard Albert Meier, appare subito chiara all’osservatore una cosa: si tratta delle più pulite e nitide fotografie prodotte fino a questo momento e ciò pur essendo state scattate, a parte una, negli anni settanta. In merito poi alle foto e ai campioni di metallo del caso Meier, va aggiunto un fatto spesso non menzionato e che viene fin troppo volentieri nascosto dai suoi critici. Nel 1982 un team di ricercatori sotto la guida del Tenente Colonnello Wendelle Stevens, persona ben nota negli ambienti ufologici, si recò in Svizzera per esaminare più da vicino il caso “Billy” Meier. Il Tenente Colonnello Wendelle Stevens, un pilota statunitense in pensione che fin dall’epoca del suo servizio presso l’Air Force si era proposto di approfondire l’ufologia, fece visita a Billy in Svizzera nel 1982 ed ebbe lunghi colloqui con lui. Interrogò dozzine di testimoni oculari e visitò i luoghi di atterraggio dei dischi volanti plejarani. Molto materiale fotografico, campioni di metallo e i suoni del volo dei dischi volanti non schermati dei Plejarani, nell’ambito delle indagini del Tenente Colonnello Stevens, vennero analizzati da diverse istituzioni negli Stati Uniti e fornirono senza eccezioni risultati positivi a favore di “Billy” Meier. Nonostante queste immense prove e le capacità che Meier ha mostrato fino al giorno d’oggi, ovvero materiale fotografico, filmati e suoni unici al mondo, oltre a numerosi campioni di metallo, i critici gli obiettano ancor sempre che si tratta di falsi.

Rispetto ai generici gruppi ufologici che esistono nel mondo, c’è un’evidente differenza che contraddistingue e delimita il caso “Billy” Meier e l'associazione FIGU da tutti gli altri raggruppamenti. Nonostante l’incredibile tecnologia che si cela dietro i velivoli extraterrestri, essa costituisce per noi solamente un campo di secondaria importanza e, al contrario di tutti gli altri gruppi che si occupano in dettaglio di questo tema e ne sono affascinati, esso per noi non occupa affatto il posto principale. L’aggressività e le caratteristiche negative che ci vengono offerte sempre più dai media, sono per noi soltanto caratteristiche terrestri e umane e non corrispondono in alcun modo a qualcosa per cui ci dovremmo indignare.

Infatti, ciò che “Billy” Meier ha potuto apprendere attraverso i suoi numerosi contatti con i nostri amici extraterrestri, ci ricompensa di tutto il negativo che ci viene portato dagli uomini della Terra.
Nell’ambito dei molteplici avvistamenti di oggetti volanti alieni in tutto il mondo e della presunta aggressività che noi terrestri proiettiamo di continuo negli extraterrestri, è sorprendente che fin ora ci siano state soltanto incursioni pacifiche e non militari da parte degli extraterrestri, nonostante si siano verificati spesso attacchi per opera delle forze armate terrestri contro i veicoli extraterrestri. Quanto sarebbe facile sconfiggerci in caso di conflitto militare se questo fosse lo scopo delle intelligenze extraterrestri. Già soltanto da questo fatto è possibile comprendere quanto siano evoluti questi non terrestri, dato che nonostante gli attacchi terrestri contro di loro, non si sono mai verificati fino a questo momento dei contrattacchi. Non la tecnica, ma il punto di vista spirituale che Billy Meier ha fornito tramite i suoi numerosi contatti con i Plejaren è al centro del nostro interesse. Solo in questo modo è stato possibile per noi considerare le forme di vita extraterrestri come qualcosa di naturale indipendentemente dal loro aspetto esteriore, vale a dire come esseri umani che non hanno nulla a che fare con la divinità, ma che sono invece soggetti ad errori e dotati di qualità personali come noi terrestri.

Definiamo questo sfondo spirituale il cosiddetto insegnamento sullo spirito.
Esso comprende i più svariati ambiti tematici come per esempio la reincarnazione, la meditazione, ecc. Tuttavia l’insegnamento spirituale presuppone che l’essere umano impari a confrontarsi in modo autoresponsabile e consapevole con se stesso e con la propria vita, cioè senza scaricare la responsabilità sugli altri. In questo senso anche il percorso
della meditazione è faticoso come la scalata di una montagna e dura tutta una vita.

Scorciatoie non ce ne sono, anche se noi cerchiamo sempre di renderci le cose più facili e più comode possibile. Perciò le forme di aiuto apparenti, come le troviamo per esempio nelle sette o nelle religioni di culto, sono completamente sbagliate, sprezzanti nei confronti dell’essere umano e distruttive per ogni forma di vita che cada nella loro morsa e ne divenga quindi dipendente.
Finché ogni singola persona non sarà pronta a lavorare su sé stessa e a riconoscere le situazioni della vita sulla base della natura e finché avranno importanza primaria sempre e solo i valori materiali, finché noi incendieremo e saccheggeremo questo pianeta, allora non ci potrà essere alcuna evoluzione della coscienza e dello spirito. Un’evoluzione attraverso cui comprendere che potremo attraversare e abitare le profondità dello spazio cosmico solo quando avremo finalmente spezzato tutte le catene di tipo religioso e settario per inserirci nel ritmo vitale dell’universo. Soltanto come società planetaria indipendente da nazionalità, colore della pelle e dalla capacità di risolvere finalmente le nostre aggressioni umane non più con le guerre, potremo un giorno entrare in contatto ufficiale con altre forme di vita al di fuori della nostra madre Terra.

 

Günter Neugebauer, Svizzera
Estratto da "Contatto con i Plejaren - il fotoalbum")