Immagine dell'Unico e Vero simbolo di Pace

La flora

I diretti antenati degli odierni Plejaren che un tempo vivevano sulla Terra, portarono tutti gli animali e piante possibili sui loro pianeti, soprattutto su Erra, il pianeta principale, che bonificarono e predisposero alla coltivazione. Perciò, oggi là esistono tutte le piante che crescono anche sulla Terra oltre a molte altre provenienti da altri pianeti e che sono lì coltivate. Per l’alimentazione quotidiana della popolazione si coltivano sia frutta che diverse specie di cereali, patate, bacche e verdure di ogni tipo. Tutti questi alimenti, però, non sono paragonabili a quelli terrestri. Vi è una grande differenza tra gli alimenti terrestri e quelli dei Plejaren: i cereali e le bacche di Erra, come anche la frutta e la verdura, sono molto più nutrienti e gustosi e placano maggiormente la sete rispetto ai prodotti analoghi della Terra. Mangiando questi frutti, cereali, bacche o verdure, non solo vengono placate temporaneamente la fame e la sete, ma si rimarrà sazi a lungo. Se gli alimenti sono lavorati in modo speciale e trasformati in cibo essiccato e a lunga conservazione, allora la fame e la sete sono placate fino a 90 ore. Non soltanto l’aroma dei più svariati tipi di frutta, verdura e bacche è molto più intenso di quanto non lo sia sulla Terra, ma anche tutti i colori sono più intensi, carichi e forti. Mentre il verde della natura sulla Terra, tanto per fare un piccolo esempio, ci appare spesso sbiadito e grigiastro, su Erra si gode un verde pulito e intenso. Da una parte, ciò dipende dall’aria pura e pulita che si trova ovunque su Erra e che non è per nulla inquinata da svariate sostanze tossiche come invece accade sul nostro pianeta. Dall’altra, bisogna ringraziare gli androidi e i robot che lavorano con impegno e diligenza dandosi da fare in modo esemplare intorno ad alberi, piante e fiori per trattarli, salvaguardarli e curarli correttamente.

Sul pianeta principale Erra, oltre al normale giardinaggio, alla frutticoltura e alla comune agricoltura, si fanno anche coltivazioni di proporzioni gigantesche e tali da sembrare impossibili per i terrestri. Questa attività è gestita principalmente da androidi e robot ma è naturale che vi collaborino spesso anche gli esseri umani. Si tratta di piante e alberi del tutto speciali, coltivati in serre gigantesche costruite appositamente, dove le piante crescono in un clima a loro adatto. Le piante stesse devono essere definite giganti poiché le loro dimensioni sono imponenti. Esistono piante di granoturco che hanno steli alti 18 metri con pannocchie di 2,20 metri di lunghezza e dai 20 ai 25 centimetri di spessore. Esistono, ad esempio, piante di menta che raggiungono i 15 metri di altezza, oltre a molte altre che, da noi sulla Terra, in confronto sono striminzite. Le dimensioni maggiori tra questi vegetali giganti le raggiungono di certo i meli, i peri e i ciliegi insieme a molti altri alberi che svettano verso il cielo fino a 120 metri. Sono presenti anche esemplari, come aranci, pompelmi, datteri, fichi e banani, i cui frutti sono davvero enormi. Le mele diventano grandi quanto una zucca matura, con un peso compreso tra i 20 e i 30 chilogrammi. La lunghezza di una banana supera i 50 centimetri e le arance sono grosse quanto le mele. Tali frutti giganteschi, però, non sono consumati normalmente in famiglia, ma vengono esclusivamente lavorati industrialmente per essere esportati su altri mondi dove gli alimenti scarseggiano. I Plejaren fanno questo solo a scopo sociale e senza nulla in cambio. La stessa cosa vale anche per le verdure, le bacche, le patate ecc., che vengono coltivate in tale forma gigantesca all’interno di serre speciali, dove la testa di un cavolo bianco può arrivare a un metro di diametro e un frutto simile al lampone è grosso quanto un melograno sulla Terra. Sebbene una manipolazione genetica determini una tale gigantesca supercoltivazione, i frutti, le bacche e le verdure hanno un sapore altrettanto buono, gustoso e aromatico di quelli cresciuti normalmente.

I Plejaren, contrariamente a quanto accade per noi, sono consapevoli di essere in qualche modo interconnessi con tutte le forme di vita. Per questo motivo, ad esempio, a nessuno di loro verrebbe mai in mente di sradicare una pianta e metterla in un vaso. Le piante e i fiori sono coltivati e lasciati vivere nel terreno. Molte donne Plejaren, ad esempio, coltivano un fiore simile al nostro anemone che ha una caratteristica interessante: dopo essere stato colto, il fiore resta fresco per molte ore, come se non fosse mai stato staccato dalla pianta. Quando questo fiore infine si essicca, è usato per abbellire i capelli: questo è l'unico tipo di "gioiello" che indossano, poiché non usano alcun tipo di anello, bracciale, collana, orecchini o altri "tesori" simili.

I Plejaren sono consapevoli del fatto che tutte le forme di vita vegetali, al pari delle altre, sono parte integrante della Creazione.